MILANO – “50 Years Of Music” esce il 1° novembre ed è il box-set che celebra in modo essenziale e completo la carriera di Phil Manzanera, una storia mai raccontata del pop di un artista molto amato. Dal 1972 Phil Manzanera, con i suoi occhiali da mosca e la sua chitarra, è stato elemento fondamentale nell’arte dei Roxy Music; tuttavia, meno conosciuta è la sua stellare carriera da solista parallela alle attività del gruppo e per approfondirla ecco 50 Years Of Music, un’opera che racchiude 11 CD e un book di 100 pagine ripercorrendo sei decenni di registrazioni.
Tra i collaboratori delle varie registrazioni in studio ci sono nomi come Brian Eno, David Gilmour, Tim Finn, Andy Mackay, Robert Wyatt, Eddie Jobson, John Wetton e Rhett Davies; 50 Years of Music è una vitale storia alternativa del pop con quei suoni world music che Manzanera ha plasmato ispirandosi alla su infanzia che lo aveva visto viaggiare con la madre colombiana e il padre inglese a Cuba, Venezuela e Hawaii: influenze che, unite al suono britannico che ha contraddistinto la sua adolescenza, permeano i suoi 10 album da solista, raccolti qui con materiale bonus inedito e raro. C’è molto da riscoprire negli album ufficiali pubblicati: dopo il periodo con i Quiet Sun e la prima ondata dei Roxy, Diamond Head inizia la storia solista nel 1975, un album che avrebbe poi dato il nome a un influente gruppo heavy metal britannico. Registrato con alcuni dei migliori musicisti di Londra, la peculiarità dell’album è evidente fin dall’inizio, con un suono che sfreccia tra pop latino e rock.
Ispirato a 1984 di George Orwell, Listen Now del 1977 è caratterizzato da una sottile alchimia sonora con Brian Eno come collaboratore. K-Scope viene pubblicato durante la pausa dei Roxy Music di fine anni ’70 e lo spirito dell’epoca si riflette in registrazioni più nitide con il contributo di ospiti come Tim e Neil Finn degli Split Enz, l’art-rock band neozelandese che Phil aveva prodotto. Primitive Guitars del 1982 è interamente strumentale e ogni canzone si riferisce a un periodo della sua vita con stili che cambiano in modo appropriato. Southern Cross (1990) esplora le radici cubane di Phil Manzanera mentre Vozero del 1999 offre qualcosa di simile, questa volta per i suoi viaggi sudamericani. 6PM del 2004 sposa groove e atmosfere e pop.
La reunion dei Roxy Music dei primi anni 2000 riavvicina Andy Mackay e Paul Thompson al lavoro di Manzanera; insieme ai vecchi amici Robert Wyatt e Brian Eno si riuniscono per 50 Minutes Later del 2005. Frutto di una collaborazione con il pianista polacco Leszek Możdżer e il collaboratore di lunga data Charles Hayward, Firebird VII (2008) è un affettuoso tributo alla chitarra preferita di Manzanera, la Gibson Firebird VII. The Sound of Blue del 2015 è un album emozionante e il contributo vocale di Sónia Bernardo in 1960 Caracas è un momento saliente molto particolare. Di enorme interesse è l’undicesimo disco, The Manzanera Archives Rare Two, raccolta di tracce demo inedite, session radiofoniche e rari singoli pubblicati in Europa. Rare Two è una raccolta curata personalmente da Phil, di enorme interesse la Demo PM 1 dei Pink Floyd, la prima versione di One Slip che Phil scrisse con il suo amico e collaboratore di lunga data David Gilmour. Qui si può inoltre ascoltare una versione live di Impossible Guitars dei Roxy Music del 1982.