A eseguire le splendide musiche di Fiorenzo Carpi scritte per lo sceneggiato tv del 1972 “Le avventure di Pinocchio” sarà l’ensemble degli Esecutori di Metallo su Carta diretto da Marcello Corti, mentre le letture dal classico di Carlo Collodi sono affidate alla voce e all’interpretazione di Francesco Bianconi, leader dei Baustelle.
Il progetto nasce da un’idea di Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro, ideatori insieme a Francesco Fusaro e a Tina Lamorgese del progetto di musica “anticlassica” 19’40”. L’operazione non è una gita turistica nelle magnifiche note di Fiorenzo Carpi, sin troppo spesso dimenticato, ma un tentativo di riproposizione della natura più malinconica e cruda dell’immaginario sonoro di uno dei più begli sceneggiati della RAI mai realizzati, grazie all’opera del regista Luigi Comencini nel 1972.
Ne emerge che il Pinocchio di Collodi non è una fiaba, né una favola, né un fantasy ma qualcosa di potente, crudo e reale, dove la fame e la povertà la fanno da protagonista rispetto a tanti tentativi zuccherosi di farne film o spettacolo. Dal suo ascolto (o dalla visione delle rappresentazioni, grazie ai disegni in movimento di Olimpia Zagnoli e, nella replica avvenuta nel novembre 2019 a Lecco, di Chiara Terraneo) si esce tramortiti. Quella che segue è una presentazione fantasiosa, ma diretta a tutti i Pinocchi nascosti e sepolti nel pubblico reale e immaginario.
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