Fondi che non sarebbero “mai arrivati alle popolazioni colpite dal sisma” e che farebbero riferimento a interventi “estranei alle aree pertinenti”, come, ad esempio, “una pista ciclabile in un paese delle Marche non colpito dalle scosse”.
La Protezione civile smentisce però la ricostruzione giornalistica: “Nessun euro donato dagli italiani è ‘sparito’. I fondi raccolti, come stabilito, sono destinati a interventi in favore dei territori colpiti dal sisma. Le donazioni sono nella contabilità speciale del Commissario straordinario alla ricostruzione dopo l’approvazione dei progetti proposti dalle Regioni d’intesa con i territori colpiti”.
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