Nelle dodici tracce del disco un sound dal respiro internazionale: dalla drum’n’bass, passando per l’electro, arrivando al trip hop e sfiorando hip hop, rock e pop. La voce di Denise in primo piano su ritmiche incalzanti e distorsioni elaborate, dove tra chitarre, tastiere e synth c’è spazio anche per un sax dal sapore jazz. Difficile il paragone con altre band, proprio perché il quartetto romano forgia suoni, idee e atmosfere cariche di beat orecchiabili, senza mai scendere a compromessi con il pop più commerciale.
La componente analogica è altissima, anche se talvolta si ha la sensazione di trovarsi in un mondo del tutto elettronico. Il lavoro della chitarra è continuamente incrociato con quello dei synth e delle tastiere, tanto che spesso è difficile distinguerli.
Nei testi, tutti in inglese, si ritrovano storie personali, citazioni letterarie e qualche monito di carattere sociale.
L’uscita del disco è stata anticipata dal singolo “Hinara”, al quale succede Moon. In apertura il live dei Cocon, electronic-stoner-rock da Roma e a seguire laptop set experimental-electronic- psychedelic a cura di Amptek. Sul palco Denise Cash (voce), Glauco Strina (chitarra), Gianluigi Guadagno (basso) e Marco Maracci (tastiere, synth e programmazione).
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