Cinema

Piuma, la recensione e il trailer del film

Presentato a Venezia 73, nelle sale dal 20 ottobre

VENEZIA – Dopo I Primi della Lista e Fin Qui Tutto Bene, Roan Johnson presenta in anteprima a Venezia 73 il suo nuovo film Piuma, una commedia fresca ed immediata che conferma ancora una volta lo stile ironico e delicato di questo regista toscano, che intrattiene e diverte lo spettatore pur riflettendo su temi attuali e quotidiani.

Il film sarà nelle sale italiane dal 20 Ottobre, ma intanto l’anteprima festivaliera ha raccolto consensi e qualche polemica per l’inclusione del film nella selezione del Concorso ufficiale.

“Siamo molto contenti di essere in concorso a Venezia, anche per una tradizione di commedia all’italiana che ci hanno invidiato in tutto il mondo. Volevamo raccontare noi stessi e la nostra paura, e chi ha visto i miei film avrà notato una certa continuità anche se questo è per me il mio film più maturo” ha detto il regista durante la conferenza stampa.

Cate e Ferro sono una giovane coppia innamorata che sta per avere un bambino. Sarebbe una notizia bellissima se non fosse per il fatto che entrambi sono ancora all’ultimo anno di liceo e devono affrontare l’esame di maturità. Sono troppo giovani per diventare genitori, eppure per loro questa responsabilità non sembra essere un problema, mentre i rispettivi genitori si preoccupano molto del loro futuro e cercano di organizzare le cose nel miglior modo possibile.

“L’arrivo di un figlio è una responsabilità, ma lo è anche vivere in questo tempo con le varie difficoltà e si può scegliere di volare con l’ottimismo del sogno e dell’ incoscienza o lasciarsi andare al pessimismo” ha sottolineato Johnson, analizzando il messaggio e la direzione del suo piccolo grande film. Piuma è una commedia ambientata nella periferia romana con attori giovani che aiutano a completare una struttura dinamica e naturale del film, che rinuncia ad ogni sovrastruttura per limitarsi a raccontare una storia di amore ed imprevisti.

Inevitabile fare il paragone con il celebre Juno di Jason Reitman, in cui una giovanissima Ellen Page doveva fare i conti con una gravidanza inattesa al fianco dell’inesperto ed ingenuo fidanzato intepretato da Michael Cera. In entrambi i film la protagonista femminile è forte, determinata ed ha una forte carica ironica che le permette di tenere in mano le redini della sceneggiatura. Juno e Cate combattono con il desiderio di avere un bambino e il peso di una società incatenata in pregiudizi e regole che non rendono questa loro scelta semplice e piacevole.

Sarà meglio dare il bambino in adozione o basta l’amore per affrontare un compito così grande ma anche così naturale? Rispettando le linee guida di una commedia tipica del cinema indie, Piuma come Juno riesce a parlare di un problema ordinario e di una crescita individuale in modo realistico ma positivo, mostrando le varie difficoltà con il sorriso. I personaggi non si piangono addosso, ma vivono giorno per giorno un’avventura imprevedibile e magica allo stesso tempo, e non mancano situazioni e dialoghi originali che rubano più di una sincera risata.

Letizia Rogolino – Fonte News Cinema

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