FERRARA – “Sono qui, pronto ad affrontare una nuova battaglia, portando tutta la mia umiltà, il mio pudore. Sono uno che non ha certezze, sicumere, sono quello che sono. E andrò di testa, di cuore e anche di pancia”. Così l’attore e regista Michele Placido ha descritto l’emozione “per un traguardo prestigioso”, ovvero la presidenza della Fondazione Teatro Comunale ‘Claudio Abbado’ di Ferrara.
Durante la conferenza stampa di presentazione, insieme al direttore generale Moni Ovadia, al sindaco e presidente pro-tempore della Fondazione Alan Fabbri, al vicesindaco Nicola Lodi e al presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, Placido ha riferito le prime impressioni: “A Ferrara – ha detto – in questi giorni abbiamo trovato grande affetto. Una cosa straordinaria. Credo che questa esperienza mi arricchirà ancora di più umanamente”. Assicurando di essere “già al lavoro da domani”, immaginando uno spettacolo per aprile, emergenza sanitaria permettendo, Placido ha ringraziato i nuovi membri del Cda della Fondazione: Giulio Rapetti in arte Mogol, Pietranegelo Buttafuoco, Carlo Bergamasco e Giacomo Gelmi.
Sgarbi ha poi anticipato anche i nomi di Maria Luisa Vaccari e Francesca Filauri: “Io sono colpevole – ha detto Sgarbi – di volere dare alla città un profilo culturale degno della sua storia. Io non ho imposto niente a nessuno. Ringrazio anche l’amico Mario Resca che forse ha sofferto la presenza prima di Corvino, poi di Ovadia, ma ringrazio anche lui per il suo contributo”. Sull’impegno del critico d’arte, anche per i nuovi profili del Cda, è intervenuto anche il sindaco Fabbri: “Avere Sgarbi è come avere un Maradona, non si può lasciarlo in panchina. Vogliamo fare emergere il nostro Teatro e realizzare progetti ambiziosi”.