PORDENONE – Su ordine del Tribunale di Pordenone, le Fiamme Gialle della Destra Tagliamento hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un giovane di nazionalità pakistana, accusato di spaccio di stupefacenti.
Al termine delle indagini, svolte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Pordenone, su delega della locale Procura della Repubblica, incrociando i tabulati del traffico telefonico con le dichiarazioni delle persone informate sui fatti, sono stati ricostruiti circa 360 episodi di spaccio di hashish eseguiti, nel periodo compreso dal gennaio 2021 al febbraio 2022, a favore di moltissimi clienti.
Le attività erano nate da un “semplice” controllo svolto da una pattuglia nei confronti del pusher, rinvenuto, nel corso dell’ultimo lockdown, fuori dal proprio comune di residenza senza alcuna apparente necessità.
L’uomo era stato, quindi, sanzionato per aver violato le prescrizioni imposte dalla situazione emergenziale dovuta alla pandemia e denunciato poiché trovato in possesso di sostanze stupefacenti e denaro contante, subito ritenuti derivanti dall’attività di spaccio.
Le indagini hanno permesso di “chiudere il cerchio” e proporre alla Procura di avanzare la richiesta della specifica misura cautelare personale, successivamente concessa dal Giudice per le Indagini Preliminari competente. In esecuzione dell’ordinanza il cittadino pakistano è stato tradotto presso il carcere di Udine.
L’operazione di servizio testimonia il consolidato impegno della Guardia di Finanza sul territorio pordenonese, rivolto alla prevenzione e repressione di reati di grave pericolosità sociale, quali quello dello spaccio di sostanze stupefacenti.