Powered by Ref: annunciati i 3 vincitori e i tutor del nuovo progetto targato Romaeuropa, in scena il 10 e l’11 ottobre

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ROMA – Romaeuropa Festival insieme a Carrozzerie | n.o.t. e 369Gradi srl. è lieta di annunciare i 3 lavori selezionati per la prima edizione di Powered by REf, il nuovo progetto targato Romaeuropa, vera e propria fucina della nuova creatività under30 e percorso di accompagnamento e tutoraggio per la formazione e la crescita artistica di autori e registi teatrali tra i 20 e i 30 anni. Sono:

  • Claudio Larena con Calcinacci
  • Secteur in.Verso con Ça Ne Résonne Pas/Ça Résonne Trop
  • Andrea Dante Benazzo con Partschótt

Gli studi dei tre progetti saranno mostrati al pubblico il 10 e l’11 ottobre al Mattatoio nell’ambito di Anni Luce, sezione del Romaeruopa Festival curata da Maura Teofili e dedicata alle figure emergenti della scena teatrale italiana.

Oltre ottanta le candidature pervenute da tutta Italia per questa prima edizione, con numerose collaborazioni interregionali e internazionali che restituiscono una fotografia composita e preziosa della scena artistica di questa generazione.

I tre lavori saranno sviluppati attraverso un percorso di tutoraggio offerto dal Festival in collaborazione con Carrozzerie | n.o.t. e 369Gradi srl grazie alla consulenza e all’incontro con professionisti quali l’attrice, autrice e regista Daria Deflorian, il danzatore, performer e musicista Biagio Caravano, il regista teatrale e d’opera Valentino Villa, chiamati dal REf ad affiancare lo sviluppo tecnico scenico o artistico dei lavori. Gli artisti potranno inoltre proseguire ulteriormente il proprio processo autonomo di creazione contando su altre opportunità grazie alla rete costruita attorno a Powered by REf assieme a Teatro Biblioteca Quarticciolo, ATCL – Circuito Multidisciplinare della Regione Lazio per Spazio Rossellini e Periferie Artistiche – Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio.

“Cosa sono? Cosa faccio? Che ci faccio qui? Perché me ne lamento?” Con Calcinacci, il ventiduenne Claudio Larena darà voce alle riflessioni e ai dubbi esistenziali di un giovane operaio alle prese con la costruzione di un muro come archetipo di una società che richiede di definirsi continuamente, produrre e raccontarsi. Costruire per essere. I suoi movimenti rapidi e precisi diventano coreografia, partitura fisica che dialoga con la musica elettronica originale composta da Vlad Panaite. Il muro viene costruito, l’operaio si sgretola costruendolo.

In Ça e résonne pas / Ça résonne trop il collettivo femminile Secteur in.Verso formato da Chiara Boitani, Mathilde Chadeau e Climène Perrin, metterà in scena due storie personali che si intrecciano e costruiscono una parola comune, fatta di contraddizioni affettive e domande irrisolte: come fare? Come non soccombere alla disperazione interiore che sorge e ci mette di fronte alla catastrofe ecologica presente e futura? Quali strade dobbiamo intraprendere per trovare i nostri legami con l’ecosistema terrestre e agire di conseguenza? Due doppi di uno stesso corpo in scena cercano un modo di accedere alla “natura” attraverso il discorso, il dialogo e il tentativo fisico di empatizzare con l’oggetto inanimato, non-umano. Ricercano il rapporto con la Terra attraverso la finzione, la letteratura e i sogni.

Con Partschótt Andrea Dante Benazzo tenta di rielaborare la storia di una perdita personale e collettiva, quella della raffica di vento più forte mai registrata sulle Dolomiti che nel 2018 ha sradicato oltre quattordici milioni di alberi. Subito dopo la tempesta il regista ha iniziato a raccogliere materiali sugli effetti del disastro climatico e sulla presenza della sua famiglia nel luogo. Partschótt ne è il risultato: un archivio multimediale semi-privato che instaura un rapporto tra corpi e spazi presenti e passati, indaga le implicazioni morali e politiche legate all’esposizione di materiale privato e si sviluppa attorno al processo del ricordo.

GLI ARTISTI SELEZIONATI DAL BANDO:

Claudio Larena, 22 anni, 1998. Nasce e vive a Roma. Studia presso tre diversi licei artistici di Roma e intraprende subito dopo il diploma un percorso come artigiano. Fra il 2017 ed il 2018 frequenta il suo primo laboratorio teatrale. A seguito di 3 anteprime durante la stagione 2018/2019, nell’ottobre del 2019, diretto da Dante Antonelli, debutta ufficialmente al Romaeuropa Festival nello spettacolo “Atto di adorazione”. Nel frattempo prosegue l’esperienza e la formazione teatrale collaborando con diverse compagnie italiane ed internazionali con particolare attenzione all’ambito performativo ed avvia un percorso cinematografico interpretando ruoli in diverse produzioni, tra le quali il cortometraggio “Amateur” diretto da Simone Bozzelli, che nell’estate 2019 è stato selezionato in concorso al Festival del Cinema di Venezia.

Il collettivo Secteur in.Verso raggruppa tre artiste donne, Chiara Boitani, Mathilde Chadeau e Climène Perrin. Nel 2018, le loro strade si incrociano all’Università Paris 8. Animate dalle stesse questioni politiche e artistiche, iniziano a collaborare su diversi progetti di ricerca-creazione. Così, nel 2019 fondano il collettivo Secteur in.Verso, pensato come luogo di sostegno mutuale nelle diverse creazioni, individuali e collettive. Nei loro lavori si ispirano alla filosofia della percezione, agli studi di genere, al tema dell’antropocene così come alle pratiche del movimento somatico. Tentano di intrecciare esperienze e strumenti pratici per proporre delle forme teatrali che portino in scena interrogativi politici e sociali quali: l’urgenza ecologica e la sua risonanza affettiva, il rapporto con l’altro, la micro-politica che si nasconde nell’intimo, il linguaggio mediatico e la sua percezione. La loro ricerca intreccia approcci soggettivi e materiali teorici cercando di mettere alla prova i discorsi e i dubbi che condividono attraverso i corpi. In questo modo il quotidiano interroga un fenomeno mondiale e i corpi in scena aprono all’esplorazione dell’attualità pregnante. Considerano il teatro come luogo di incontro e riflessione comune; lo scambio con gli.le spettatori.trici costituisce un aspetto fondamentale del loro lavoro. Condividono così le proprie domande e i propri dubbi con altre sensibilità dando vita a luoghi di dibattito e d’espressione al di là delle sfere accademiche, scientifiche e teatrali dominanti.

Andrea Dante Benazzo (1996) inizia il suo percorso di formazione come attore a Roma, presso il Centro Internazionale La Cometa, per poi proseguire presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Il profilarsi di una necessità autoriale lo porta al debutto del suo primo lavoro, “in alto il Sole in basso”, nell’ambito del Festival Contaminazioni 2018. Qui incontra Laura Accardo (1996), con cui condivide l’interesse per il materiale di repertorio privato. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma nel corso di Arti Multimediali e Tecnologiche, dal 2017 lavora come videomaker nel campo della documentazione audiovisiva, con un interesse particolare per le arti performative. Dalla loro prima collaborazione nasce “Partschott”. Nel 2019 si unisce al progetto Mattia Colucci (1993), studente del Dance Intensive Course del Tanzfabrik di Berlino e laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università La Sapienza.

La XXXV edizione del Romaeuropa Festival si terrà dal 18 settembre al 15 novembre per un totale di due mesi di programmazione internazionale in 14 spazi della capitale con parte della programmazione en plein air, per 62 eventi e 141 giornate di spettacolo in linea e in continuità con i consueti standard del REf arricchiti con le nuove attività di EXTRACT, l’inedita sezione online con 40 eventi pensati in prima italiana o assoluta appositamente per il web, streaming live e un palinsesto settimanale di attività curato dallo staff del festival.