ROMA – In tempi di crisi economica, di cassa integrazione Covid e di precarietà, ha senso parlare di benefit per i dipendenti? Ovviamente si perché questo, oltre a formazione digitale, cultura della sicurezza, condivisione di esperienze virtuose sono tra l’altro i punti di forza emersi dal rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Metalmeccanici, approvato il 5 febbraio scorso, che ha interessato circa 1,5 milioni di dipendenti e ha confermato i 200 euro l’anno di strumenti welfare. In questa fase, quindi, per grandi aziende e PMI del settore entrano in gioco le contrattazioni dei benefit messi a disposizione, ma quali sono quelli preferiti dai lavoratori durante questo periodo di pandemia?
Da una recente indagine condotta durante la seconda ondata di emergenza sanitaria da Harris Interactive per Sodexo su 4.897 dipendenti da 8 Paesi tra cui l’Italia, è emerso come al primo posto ci siano i premi immediati (34%), seguiti da quelli legati al food & beverage (24%), dai benefit finanziari e dalla possibilità di lavorare in smart working (entrambi a pari merito al 23%) e dai voucher per il pranzo (22%). Chiudono la top 10 dell’indagine sui benefit più desiderati la richiesta di assistenza medica privata (21%), la sovvenzione per i trasporti pubblici, i benefit per la salute psico-fisica, i programmi di formazione e i benefit a lungo termine (tutti al 20%); a seguire l’auto aziendale (13%), i servizi per i bambini (11%) e la carta di credito aziendale (10%).
L’importanza di puntare sui flexible benefit, intesi come prodotti che migliorano la propria qualità di vita, può risultare utile anche per evitare la fuga di talenti: da una recente ricerca di Eagle Hill Consulting pubblicata da Human Resource Executive è infatti emerso come il 58% dei dipendenti stia lavorando in condizioni di burnout e che addirittura uno su 4 stia pianificando di lasciare l’azienda. Da registrare anche le variazioni nelle preferenze dei benefit tra le rilevazioni estive e quelle legate al post ondata autunnale: i premi a breve termine hanno mantenuto il primo gradino del podio ma al contempo hanno perso 3 punti percentuali, mentre la possibilità di lavorare da casa ha perso addirittura il 4% dei consensi, passando dal secondo al quarto posto della top 10, calo che ha coinvolto anche i benefit legati alla salute e al benessere che, perdendo 3 punti percentuali, sono passati dalla quarta all’ottava posizione della classifica.
In crescita invece i buoni pasto (+2%), i percorsi di formazione (+2%) e la carta di credito aziendale (+2%). “Flessibilità, libertà di scelta, semplicità di utilizzo e velocità di fruizione sono elementi chiave nell’erogazione dei nostri servizi e la tecnologia è parte integrante di questa visione – ha spiegato Florent Lambert, il nuovo CEO di Sodexo Benefits & Rewards Services per il mercato italiano – I nostri buoni digitali come Pass Shopping sono infatti una risposta immediata per l’erogazione di servizi di welfare di aziende grandi e piccole, senza dimenticare la soddisfazione e la libertà di scelta dei dipendenti nelle occasioni e modalità di utilizzo”.
Ecco la top 10 dei benefit più richiesti dai lavoratori in tempo di pandemia:
1) Premi immediati (34%)
2) Food & Beverage (24%)
3) Benefit finanziari / Possibilità di continuare a lavorare in regime di “smart working” (23%)
4) Voucher per il pranzo (22%)
5) Richiesta di assistenza medico-privata (21%)
6) Sovvenzione trasporti pubblici / Benefit salute psico-fisica / Programmi di formazione (20%)
7) Benefit a lungo termine (20%)
8) Auto aziendale (13%)
9) Servizi per i bambini (11%)
10) Carta di credito aziendale (10%)