Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista a “La vita in diretta”, su Rai Uno. “Le dimissioni del premier – prosegue – sono un atto dovuto, anche perché è stato lui a personalizzare, a legare il suo destino al voto sulla riforma. Ieri sera però Renzi ha commesso un altro errore, quello di dire che ora è tutto nelle mani del fronte del No. No, caro Renzi, è il Pd ad avere la maggioranza in Parlamento e quindi è il Pd a dover esprimere il nome di chi guiderà il governo. Il Partito Democratico ha l’obbligo, il diritto e il dovere di farlo”.
Il nuovo premier chi potrebbe essere? “Mi piace Calenda, è bravo. Padoan, invece, non mi sembra adatto, è stato bocciato anche lui con Renzi. Quello che è certo, e lo ha detto anche Berlusconi, è che per Renzi è arrivato il game over, non c’è alcuna ipotesi, per noi, di un Renzi bis”. Nelle prossime settimane ci sarà da cambiare, in Parlamento, la legge di bilancio.
“E auspicabilmente a gennaio, dopo la sentenza della Corte costituzionale sull’Italicum, dobbiamo approvare in Parlamento, con il concorso di tutti, la nuova legge elettorale, da fare tutti insieme, senza tavoli e tavolini, e poi andiamo al voto. Su quest’ultimo punto l’ultima parola sarà ovviamente quella di Mattarella. Si potrà andare a votare nella primavera o nell’autunno del 2017, o magari a febbraio del 2018, alla scadenza naturale della legislatura”, ha sottolineato Brunetta.
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