PESCARA – Tra i vincitori del Premio Flaiano ieri sera, in piazza Salotto a Pescara, c’era anche Alberto Angela. A lui è andato il riconoscimento per la sezione Televisione, grazie al programma “Stanotte a Venezia”. Più di 5000 telespettatori, oltre il 25% di share. Un successo a 360 gradi.
Angela si è detto onorato di aver ricevuto il premio, per lui il terzo in carriera. Lo ha voluto dedicare a chi per tante notti ha lavorato con lui. Ma anche e soprattutto a chi ci ha preceduto. “Perché ci ha regalato un patrimonio che noi abbiamo il dovere di preservare, proteggere e valorizzare”. Questo può dirsi di Venezia ma di ogni altra città di cui si è occupato. Da ognuna di esse emerge un modo di vivere, di pensare, “un Dna che fa capire chi siamo”.
Un premio all’Italia in generale. “Dobbiamo essere orgogliosi del nostro Stato. Io viaggio molto e vi assicuro che siamo gli unici ad avere unici ad avere un tesoro così”.
Ma anche un premio all’italianità: “Siamo stati seguiti da tante persone perché in tanti si sono riconosciuti”.
Ha svelato che per il programma è stata usata una tecnica nuova. Riprese a 4k hdr, contro i due del cinema, anche di quello più recente. Un prodotto Rai per interno del servizio pubblico, con tante maestranze. Fatto di 35 notti da cena fino all’alba, durante le quali si è respirata la magia di Piazza San Marco e si è fatta tanta fatica. Ha voluto sottolineare come, nonostante gli spettatori abbiano visto sempre solo lui, dietro ci fosse un gruppo che lavorava silenziosamente.
Angela si è detto contento perché spesso intervengono i ragazzi con le loro domande. Questo per lui è fonte di speranza: “Il futuro deve camminare con le gambe del presente ma con la testa del passato”. Pensa che il nostro sia un Paese che può dare tanto anche ai giovani. I programmi culturali servono a questo. La gente a casa segue, è incuriosita. C’è sempre qualcosa da scoprire.
Ne è testimone lui stesso che quando entra in un museo è sempre sorpreso, anche in quelli che conosce di più. Il suo scopo principale é quello di fare emergere l’orgoglio italiano. É convinto che in Italia si trovino i luoghi più belli.
“Da noi c’è tutto. Ci sono tutte le epoche della storia e dell’arte e ogni città deve essere orgogliosa del proprio patrimonio”. E, da buon collezionista di sabbia quale è, ha definito “la bellezza dell’arte il frutto dello scorrere del tempo”, scandito dalla clessidra.
“Adesso abbiamo in testa tante idee, tanti programmi. Si tratterà di mettere nero su bianco queste cose. Fondamentale sarà la coerenza, continuare a fare le cose in cui la gente si riconosce. Noi continueremo. I programmi sono lo specchio dell’Italia. Quando guardi la televisione devi ritrovare te stesso. Il premio è una spinta ad andare avanti, perché dietro ci sono persone che di cultura se ne intendono. É il riconoscimento di essere sulla strada giusta”.
A cura di Marina Denegri, foto del fotografo Roberto De Blasio
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