Insieme ad Eugenia Serafini, nel corso della cerimonia sono stati premiati: Primo Formenti con il Grand Prix Absolute, l’Ambasciatore Stefano Baldi con il Premio per la Cultura, Mattia Carlin – Unione Consoli Onorari Italiani con il Premio per il Management Culturale, Francesco Franza per il Giornalismo, Ennio Bencini con il premio per la Pittura, Vesna Pavan con il Premio per la Scultura & il Design, Olivera Mercurio a ricevuto il Premio per la lirica e Olga Timganova ha ricevuto il Premio della Critica. E ancora a Patrizia Quadrelli è andato il Premio della Giuria, a Soundus Ragh il Premio dell’Europa, a Vanni Martina il Premio Artista dell’anno, a Tomaso Baj-Azienda Dolciaria Baj & C. – (Como) è stato assegnato il Premio Arte del Gusto International, a Frisa Bistrot di Paride Sansò – (Milano) è stato conferito il Premio Arte del Gusto Italy, al Pastificio La Maidda – Canicattì – (Agrigento) il Premio per l’Imprenditoria e all’Azienda Gigliotto Tenute Piazza Armerina (Enna) è stato riconosciuto il Premio Azienda dell’Anno.
Nata a Tolfa (RM), piccolo e interessante borgo etrusco, e attiva tra Roma e la Toscana, per anni docente presso l’Università della Calabria, all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, Eugenia Serafini non è soltanto una pittrice dalla rara sensibilità capace di costruire ponti di speranza dove uomo e natura ritrovano una originaria sintonia, ma è anche poetessa, performer e installazionista di gran talento e spessore emotivo, oltre che giornalista.
Per riscoprire la bellezza di un tempo di ascolto rinnovato a recuperare quell’unione con l’universo, lasciando che il respiro del cielo conduca i sogni fino alle stelle verso nuovi orizzonti per rinascere e riconsiderare una nova prospettiva di pensiero e di vita, basta lasciarsi guidare delle opere di Eugenia Serafini dove si riflette quel viaggio dentro e fuori il proprio vissuto a ritrovare i ritmi infiniti di quella scintilla che restituisce nuova armonia tra ciò che è visibile e tangibile e quanto è oltre la percezione dei sensi. Attraverso colori decisi e delicati, con la sua arte regala i battiti di una natura permeata dal respiro del vento, dal filtrare dei raggi del sole o dal sottile rumore della pioggia. In questi ritmi e alchimie prendono forma immagini di alberi e di scenari legati al cosmo con i pianeti a suggerire la bellezza della vita nella sua continua ciclicità che ritorna e si rinnova nel tempo. Di qui il mistero e la poesia di questo viaggio terreno volto a guardare oltre, che invita a interrogarsi sul senso di ogni destino, diverso eppure con un significato unico che sfugge, ma che lo si può percepire nella capacità di leggere dentro sé stessi e accogliere le proprie fragilità da cui ripartire.
Mistero e bellezza si ritrovano nella varietà di alberi che Eugenia Serafini ha saputo rappresentare con grande poesia: da quelli più grandi a quelli più piccoli, colorati e abitati spesso da creature del cielo e del bosco. Nel distendersi verso il cielo ad incontrare la linea dell’orizzonte, gli alberi esprimono libertà, energia e vitalità conducendo chi li guarda a recuperare sogni lontani e dimenticati, desideri sopiti per troppo tempo e quel bisogno di infinito. Desiderio di infinito che si accende nelle luci dei pianeti e delle stelle che portano a ripensare al destino dell’umanità e al senso di questa esistenza da vivere come dono in cui riascoltare sé stessi, gli altri e le stesse creature della Terra. Così nei suoi dipinti, nelle sue installazioni e performance quali ad esempio “Nuvola” e “Fossili di Petrolio nel Giardino InCantato e Domino- Dominio” dove si intrecciano fiori, voli di farfalle, ma anche oggetti che alludono ai danni causati all’ambiente, Eugenia Serafini racconta di sogni e speranze, di entusiasmi e affetti che l’uomo può recuperare e della sua necessità di ritrovare quel rapporto autentico con la natura da rispettare, ora più che mai in linea con quel pensiero prelogico che permette di agire senza sovrastrutture e condizionamenti.
Attraverso colori e forme avvolgenti Eugenia Serafini ha catturato il vibrare della luce e la sua energia presente in ogni angolo della natura dando nuovo respiro ad ogni forma di vita facendo riferimento alla stagione dell’Estate, tema della sua personale in corso al Plus Florence a Firenze a cura dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di livello internazionale, inaugurata lo scorso 29 maggio 2021. E’ stato proprio Carlo Franza ad assegnare a Eugenia Serafini il Premio Veterana dell’Arte Internazionale nell’ambito del prestigioso Premium International Florence Seven Stars. Vanto della città di Firenze, il Premio a carattere internazionale viene conferito alle figure che si sono maggiormente distinte, ciascuna nel proprio ambito di competenza e professionalità tra arti, cultura, scienza, imprese innovative, compreso il settore del Made in Italy, mettendo in luce quelle capacità che hanno loro permesso di incidere positivamente negli ambiti sociali, culturali, ambientali e produttivi. Sette nomi internazionali hanno composto la giuria presieduta dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, il Prof. Carlo Franza,
L’arte di Eugenia Serafini ha esplorato, oltre a tematiche sociali e ambientali, anche pensieri e emozioni legati ad opere di autori della nostra letteratura, tra poeti e scrittori: basti pensare all’omaggio a Quasimodo e a Leopardi con le due mostre loro dedicate realizzate nell’ambito del ciclo “Scenari” a cura di Carlo Franza svoltesi a Firenze presso il palazzo Plus Florence rispettivamente nel 2018 e 2019.
Eugenia Serafini è portatrice di un’arte totale tra gesto, corpo, parola, atto creativo, a definire una nuova sinergia di emozioni coinvolgendo più sensi, ed è in questa prospettiva che ha dato vita a opere di grande suggestione come le Performances “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008 e l’installazione “Nuvola” portata fuori presso l’ambiente dell’Eur sotto il Colosseo quadrato in cui si avverte un forte valore estetico ed esistenziale restituiti da una cascata di immagini realizzate su cartoni che scendono lungo la gradinata. Su queste tre “Nuvole” si possono vedere i cicli della natura, della vita a ricercare l’armonia attraverso la stessa natura poiché l’uomo da solo non riesce a trovarla, mentre la natura recupera sempre quell’equilibrio necessario per rinascere ogni volta.
“L’installazione ‘Nuvola’ rientra nel ciclo della natura come armonia. In essa l’Artista Eugenia Serafini registra tutto un mondo in evoluzione dove, dal buio del nulla, scaturisce la forma, il colore e si arriva alla realtà esistenziale” queste le parole di Mirella Chiesa, che prosegue – “Sui circa 100 metri di cartone ondulato farfalle, libellule, delfini, nuvole si delineano con efficaci effetti cromatici…l’arcobaleno terminale tradisce l’utopica ricerca di armonia dell’Artista. L’installazione diventa elemento di riflessione e di rivolta alla società di oggi”.
Le opere di Eugenia Serafini si trovano in prestigiose collezioni, musei e archivi di diversi Paesi: Francia, Germania, Egitto, Lituania, Norvegia, Romania, Ucraina, Uruguay, Argentina. Molti sono i premi e riconoscimenti che l’Artista ha ricevuti, tra i quali citiamo: “Premio Artista dell’amo” al Premium International Florence Seven Stars Firenze 2016, la “Targa alla Carriera” dal Comune di Tolfa nel 2014 e il “Leone d’Argento” per la Creatività 2013 alla Biennale di Venezia, il Premio Rosse Pergamene, Poesia d’amore 2018, Sezione speciale Poesia e pittura “Dall’emozione all’immagine” con una raccolta di poesie d’amore dedicate a Roma, Premio ideato e conferito dalla scrittrice poetessa Anna Manna.
A cura di Silvana Lazzarino
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