Politica

Presentata la riforma del settore dell’ippica

ROMA – Tra calo di scommesse e rallentamento nei pagamenti, l’ippica è entrata da tempo in una spirale depressiva che ha oramai eroso il prestigio di questo comparto, nonostante le punte di eccellenza che tuttora l’Italia riesce ad esprimere a livello internazionale. Ciò che da anni viene promesso al settore, ovvero la sua riforma, è stato presentato ieri dal Sottosegretario alle Politiche agricole, con delega all’ippica, Giuseppe L’Abbate, all’intera filiera: dalle società di corse alle categorie professionali, dalle associazioni agricole ai sindacati dei lavoratori, dai proprietari agli allevatori. Risorse certe e definite, regole chiare e avvio di una strategia di politica sportiva attraverso una governance in mano agli ippici che trovano una nuova casa, persa con la soppressione dell’ASSI/UNIRE, all’interno del Ministero dello Sport: queste le linee guida del percorso di riforma avviato ieri dal Sottosegretario L’Abbate. La cornice normativa potrebbe avere approvazione già con la prossima Legge di Bilancio per far partire, dunque, dal 1° gennaio 2021 il periodo di transizione che deve regolamentare l’istituzione di un Organismo Unico in grado di rappresentare il mondo del cavallo. Al Ministero delle Politiche Agricole rimarrebbero le competenze specifiche per le peculiarità di questo dicastero, ovvero la valorizzazione e lo sviluppo dell’attività zootecnica con funzioni di indirizzo politico e di programmazione e controllo. All’Organismo Unico in seno al Ministero dello Sport andranno attribuzioni operative e di servizio, divenendo il fulcro strategico per il futuro del comparto ippico.

“Abbiamo le idee chiare sugli obiettivi da raggiungere per rilanciare il settore – ha dichiarato il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate – Di fatto, porteremo a compimento quell’iter di riforma che non è mai partito dopo la soppressione dell’UNIRE prima e dell’ASSI poi. E’ importante trasmettere all’intera filiera il ragionamento di fondo che guiderà i passi successivi di questo percorso di riforma che intendo affrontare con la collaborazione del settore. Sfido chiunque ad affermare che con l’impostazione attuale l’ippica possa avere un futuro roseo. Siamo partiti proprio dalle storture e dalle problematicità venutesi a creare con l’ingresso tout court all’interno del Mipaaf nel 2012 – ha proseguito L’Abbate – per trasformarle in punti di forza. Controllo amministrativo e contabile che non può più sottostare alle rigide regole della Pubblica Amministrazione, il definire risorse certe e stabili per pianificare strategie di sviluppo di lungo periodo, garantire misure di tutela, previdenziali e assistenziali dei lavoratori ippici nonché la valorizzazione dell’ippica come sport e delle organizzazioni professionali che ne sono protagoniste. Dobbiamo prendere il buono del passato, liberato da ciò che ha portato alla condanna l’UNIRE – ha continuato il Sottosegretario con delega all’ippica – per ridare nuovo slancio e futuro di pregio all’ippica. Pertanto, al Mipaaf rimarranno le funzioni zootecniche mentre funzioni e finanziamenti un tempo dell’UNIRE andranno all’Organismo Unico in grado di tenere assieme tutte le discipline del cavallo sportivo, ippiche ed equestri. Un’unica casa del mondo del cavallo perché è quest’ultimo che deve essere posto al centro al percorso di riforma. Ed è attorno al cavallo che dobbiamo far ritornare i più giovani ad appassionarsi a questo comparto. Altrimenti non vedo futuro roseo per il settore”.

Il Ministero delle Politiche Agricole si occuperà dell’incremento delle razze equine da competizione, dei piani pluriennali allevatoriali, dello sviluppo dell’ippicoltura e della tutela del benessere equino, dell’incolumità dei cavalli e del contrasto al doping. L’Organismo Unico in seno al Ministero dello Sport avrà attribuzioni operative e di servizio: organizzazione corse e calendari; riconoscimento delle società di gestione ippodromi e valutazione impianti per il concorso al finanziamento; tesseramento categorie professionali; controllo disciplinare, regolamentazione tecnica e vigilanza sulle corse; promozione dell’impiego del cavallo; tutela del benessere del cavallo; coinvolgimento culturale ed agonistico al mondo del cavallo; formazione e aggiornamento operatori ippici professionali e amatoriali e degli addetti al controllo disciplinare delle corse.

“È giunto il momento di dare all’ippica una visione futura – ha continuato il Sottosegretario L’Abbate – Questa cornice, a cui seguirà un percorso di regolamentazione condivisa con la filiera, mira a dare certezze per una programmazione pluriennale, come accade in qualsiasi altro settore. Nell’ippica, invece, da troppo tempo si ragiona alla giornata, sul singolo ritardo di pagamento o sul calo delle scommesse. Abbiamo bisogno di un percorso, che per giunta fonda le sue ragioni sin da quello che un tempo era l’UNIRE, che faccia ripartire l’ippica come sport, con strategie che contemplino una immagine pubblica rinnovata, una comunicazione efficace per ottenere un prodotto appetibile a cui far appassionare i giovani così da avere davvero un futuro. Sgombriamo il campo da inutili equivoci: le risorse sono e saranno degli ippici, ancor più garantite di quanto si pensi lo siano oggi, la governance sarà degli ippici e la gestione sarà degli ippici. Per far sì che questo rilancio dell’ippica avvenga abbiamo bisogno di una nuova casa dove poter agire liberamente ed è per questo che l’Organismo Unico sarà in seno al Ministero dello Sport. Solo così si potrà tornare a lavorare per una ristrutturazione e manutenzione degli ippodromi, assicurando adeguate risorse finanziarie, per un marketing sull’ippica che sia all’altezza degli standard moderni, per una gestione contabile rapida ed efficiente e via discorrendo – ha concluso Giuseppe L’Abbate – Metterò tutta la mia determinazione per garantire una riforma vincente per il settore ippico a cui mi lega una forte passione sin dall’infanzia”.

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Redazione L'Opinionista

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