Presentazione al Teatro delle Muse di “Amore e poesia” di Marco Rinaudo

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La prima selezione di poesie del giornalista e scrittore sarà presentata al Teatro delle Muse a Roma lunedì 18 marzo

Amore e poesia

ROMA – Un viaggio nel cuore della vita, affidato ai versi della poesia che diventa un ponte tra passato e presente. Una raccolta di ricordi, immagini, volti, sono al centro del nuovo libro di Marco Rinaudo “Amore è poesia“. Pagina dopo pagina l’autore ripercorre impressioni, sentimenti, dolore e meraviglia, con il desiderio di comunicare emozioni e narrare esperienze ma anche far riflettere, talvolta con ironia, su temi quotidiani delicati.

Dopo il successo del romanzo d’esordio: “Il Capo Tonnara. Storie di mafia e di tonni”, un avvincente racconto ambientato nella splendida Favignana, isola siciliana appartenente all’arcipelago delle Egadi, Marco Rinaudo propone la sua prima selezione di poesie, edita da Il Cuscino di Stelle, con le quali esprime ancora di più la passione per la scrittura.

Il libro sarà presentato il 18 marzo 2024 ore 18.00, ingresso gratuito su prenotazione, nello storico Teatro delle Muse a Roma in via Forlì, lo spazio culturale, diretto da Rino Santoro, che ha ospitato in passato Compagnie primarie come quelle di Aldo Giuffrè, Gigi Reder, Luigi De Filippo, Aldo Fabrizi, Nino Taranto, Lando Buzzanca, Giacomo Rizzo, Ugo D’Alessio, Pietro De Vico, Enzo Turco, Luisa Conte e moltissimi altri altisonanti del panorama del repertorio classico napoletano e teatrale nazionale più in generale. Sul palco con l’autore l’editrice Milena Criscuolo e l’attore e regista Geppi Di Stasio, che interpreterà alcune poesie.

Note sull’autore:

Marco Rinaudo, nato a Trapani, e primo di cinque figli, si appassiona alla scrittura dopo numerose esperienze nel ramo commerciale e marketing per grandi realtà editoriali. Inizia a comporre poesie, con le quali partecipa a svariati concorsi letterari e poi, come giornalista, firma centinaia di articoli per le testate “Info”, “Roma Sud” e collabora anche con “Metro” e “Avvenire”.