ROMA – “Doina Matei non ha perso la semilibertà ma le è stata solo sospesa”. E’ quanto afferma l’avvocato Nino Marazzita, difensore della ragazza che nel 2007 uccise con un’ombrellata nell’occhio Vanessa Russo a una fermata della metropolitana di Roma.
Della vicenda scrive oggi il Corriere della Sera, affermando che la decisione è stata presa dal tribunale di sorveglianza di Venezia dopo che alcune foto della ragazza sono comparse su Facebook, tra cui una che la ritraeva sorridente al mare.
“Il provvedimento mi è stato notificato ieri sera – afferma Marazzita – Adesso dovrò attendere che il giudice di sorveglianza di Venezia, e non più il Tribunale, mi convochi per valutare il da farsi”.
In merito alla decisione di pubblicare delle foto sul social network, Marazzita afferma che “Matei e’ stata vittima di una bomba mediatica” ma che “forse si e’ lasciata trascinare dalla vanità. Va capita: e’ ancora una ragazza e non dimentichiamo che viene da un retroterra familiare terribile”.