Musica

“Questa fragile bellezza”, alla scoperta dell’album di Giordana Angi

La cantautrice Giordana Angi ha pubblicato oggi il suo quarto album in studio, “Questa fragile bellezza” via Virgin Records / Universal Music Italia. L’album arriva anticipato dal nuovo singolo “Un Autunno Fa e dal relativo videoclip. Giordana ha raccontato a proposito del video: “Ogni volta che sono chiamata a fare un video per me è cosa complicata perché devo dare immagine ad una musica che da sé dovrebbe dare immagini a chi ascolta. Non volendo rovinare l’immaginazione di nessuno mi ritrovo sempre in difficoltà. In questo caso, con questo video mi sembra di aver trovato un giusto equilibrio per interpretare la canzone senza essere invadente con le immagini”.

“Un autunno fa la percepisco come una ballata struggente dalle sonorità essenziali, in cui ho eliminato il superfluo lasciando ciò che per me conta davvero, con l’obbiettivo di descrivere e immortalare l’emozione di un momento” – racconta la cantautrice a proposito del nuovo singolo.

Una ballata emozionante e profonda, che arriva dritto al cuore degli ascoltatori.

“Questa canzone anticipa l’album dal titolo “Questa fragile bellezza”. Ho lavorato a questo nuovo progetto per mesi e con tutta la dedizione possibile. I testi raccontano di una bellezza che non è quella dei vincenti, dei perfetti ma una bellezza che nasce dalle incomprensioni, dall’incomunicabilità, dalla solitudine, dal dolore e che, una volta compresa, diventa profonda consapevolezza”.

L’album “Questa fragile bellezza includerà anche i precedenti singoli “Passeggero” e “Le cose che non dico”.

Dotata di grande talento e sensibilità, Giordana scrive, compone e canta in italiano, francese e inglese. In pochi anni di carriera ha già al suo attivo un disco di Platino per il singolo “Casa” e due dischi d’Oro (per il singolo “Stringimi più forte” e l’album “Casa”).

L’ultimo album della cantante, “MI MUOVO”, è stato anticipato dal primo singolo “TUTTAPPOSTO” con la partecipazione di Loredana Bertè e dal brano “Farfalle Colorate”. Legato al disco è uscito anche un documentario in streaming su YouTube intitolato “Mi Muovo: la storia”, uno sguardo intimo e più autentico possibile sulla creazione e il dietro-le-quinte del progetto. Sono seguiti poi i singoli “Passeggero” e “Le cose che non dico”.

L’artista porta avanti con successo anche una carriera come autrice. Negli anni ha collaborato, infatti, con importanti artisti italiani del calibro di Tiziano Ferro, con il quale ha composto quattro canzoni del suo ultimo album ovvero “Buona (cattiva) sorte”, “Accetto Miracoli”, “Casa Natale” e “Seconda Pelle”. Ha inoltre scritto “Senza Appartenere”, brano sanremese di Nina Zilli, “Accanto a te” di Alberto Urso, il brano “Il nostro tempo” per Alessandra Amoroso e il singolo del vincitore di Amici 2022 Luigi Strangis, “Tienimi Stanotte”, certificato Oro.

Giordana racconta l’album brano per brano

01) NOTTE PER ANDARE VIA: una uptempo disegnata su misura per il testo. In origine era una ballad, rivedendo il testo, però, ho sentito l’esigenza di dare alla musica lo stesso concetto che stavo esprimendo con le parole e, come il motore di una macchina mentre accelera, ho raddoppiato il BPM.

Ho voluto che fosse la traccia d’apertura del disco perché mi sembrava una musica adatta ad una ripartenza.

Parola chiave? Evasione. Colore? Blu notte.

02) UN AUTUNNO FA la percepisco come una ballata struggente dalle sonorità essenziali, in cui ho eliminato il superfluo lasciando ciò che per me conta davvero, con l’obbiettivo di descrivere e immortalare l’emozione di un momento.

Parola chiave? Malinconia. Colore? Blu.

03) MOLECOLE: questa canzone la vivo come un film al cinema, ogni volta che la sento immagino tutto, la mia parte preferita paradossalmente è la parte strumentale dopo l’ultimo ritornello.

Parola chiave? Viaggio. Colore? Celeste

04) UN’ALTRA STORIA: rimettere in ordine, ridisegnare una strada con ironia e forza di volontà. Cantare e suonare questo brano dal vivo è ciò che non vedo l’ora di fare.

Parola chiave? Rock. Colore? Giallo

05) AEREO A VELA: il titolo è un omaggio a Lucio Dalla. L’intro mi trasporta in un’altra stanza del disco. Il testo è uno dei testi miei che preferisco. Ermetico. Poesia che è da dove vengo e dove voglio stare.

Parola chiave? Nuvole. Colore? Giallo

06) LA FINE NON CI DIVIDE la storia di una famiglia nelle strofe dal punto di vista di ogni personaggio, un concetto di vita nel ritornello. “Siamo liberi, siamo fragili”. La musica è volutamente leggera ma il testo ha descrizioni piuttosto crude: “quel messaggio che conserva, sei un ridicolo bastardo”

Parola chiave? Storie. Colore? Rosso

07) DALLA PARTE DI CHI: È un uptempo con accordi maggiori a 120 BPM con melodia nel ritornello martellante. Il testo prende le parti di tutti, parla di libertà nel vivere, nell’amare e nel fare ciò che si vuole senza dover dare spiegazioni e senza giudizi. Lo special e’ un rap francese che sottolinea ancora una volta « la liberté n’a aucun prix ».

Parola chiave? Inno. Colore? Giallo.

08) STELLA FISSA questo brano è per genere diverso da tutti, strizza l’occhio al soul, all’rnb per quanto alla fine abbia una matrice sempre pop. All’inizio non l’avevo pensato per me, poi ho deciso di farlo mio perché mi divertiva tanto.

Parola chiave? Bruno Mars. Colore? Giallo

09) IL DOLORE SE NE VA: l’ho scritta in una giornata nuvolosa di giugno al mare, senza pianoforte, con una memo vocale ho registrato i pensieri e la melodia così come mi veniva. Sono tornata a casa e ho voluto farne una canzone. “in fondo non ci resta che ballare, cantare a squarciagola e far l’amore”.

Parola chiave? Libertà. Colore? Verde scuro

10) MANTOVA: la scrivo in questa città che ha tratti malinconici e medievali. Parla di mancanza in maniera diretta, delle viscere che si spezzano quando ti manca profondamente qualcuno.

Parola chiave? Mancanza. Colore? Blu.

11) LE COSE CHE NON DICO: questo uptempo non mi stanca, lo ascolto e ricavo energia. Il testo tutt’oggi lo trovo interessante, l’ho messo come undicesima traccia perché già uscita ma anche perché mi sembrava proseguo di Mantova.

Parola chiave? Silenzio. Colore? Blu notte.

12) PASSEGGERO: ricordo quando l’ho scritta era già in atto un cambiamento forte dentro di me, mi ricordo quella sensazione e ricordo quanto non volessi sentire la mia voce dire a me stessa di essere questo o quello. “Scorro come l’acqua di un fiume, ma se mi fermassi ci annegherei”.

Parola chiave? Cambiamento. Colore? Giallo sole.

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