L’incremento maggiore di famiglie in povertà assoluta, in termini percentuali, si registra nelle regioni del centro (+133,8%); seguite da quelle del nord (+62%) e del sud (+52%). In termini assoluti, invece, la crescita più elevata riguarda il sud, dove si è passati da 460.000 nuclei in difficoltà nel 2006 a 699.000 nel 2016, seguita a stretto giro dal nord (da 376.000 a 609.000); mentre al centro da 133.000 si è passati a 311.000 famiglie povere. Tornando ai dati delle persone povere, in termini percentuali l’aumento maggiore si registra al centro (+176,5%), seguito dal nord (+139,8) e dal sud (+68%). In termini assoluti, invece, è nel mezzogiorno che si vede crescere di più il numero di poveri, che passa da 1,2 milioni a 2 milioni; segue il settentrione dove da 764.000 di passa a 1,8 milioni, e infine il centro che da 315.0000 arriva a 871.000 poveri. Rispetto alla popolazione residente i numeri sono più che raddoppiati quasi ovunque: al nord si passa dal 2,9% al 6,7%; al centro dal 2,8% al 7,3%; al sud dal 5,9% al 9,8%; e infine in Italia da 3,9% si arriva al 7,9%.
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