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Radio party in diretta per i 100 anni della radio. A Caterpillar dieci giorni di iniziative

ROMA – La radio compie 100 anni e Caterpillar di Rai Radio2 festeggia lo storico anniversario del 6 ottobre con due appuntamenti speciali e una programmazione dedicata. Venerdì 4 ottobre, dalle 18 alle 20, il Radio party live dal Museo della Radio di Torino nell’ambito del Prix Italia: i conduttori di Caterpillar Massimo Cirri e Sara Zambotti, la redazione e il pubblico, celebreranno insieme la radio – un medium capace di attraversare epoche e generazioni – e la sua grande “comunità”. Musica live della Bandakadabra, tra gli ospiti Eugenio Cesaro degli Eugenio in via di Gioia e il suo babbo, grande ascoltatore di Caterpillar, la prof. Marta Perrotta, esperta e appassionata del mondo radiofonico e il poeta Guido Catalano.

Da Milano, Paolo Labati dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, dove sono conservati alcuni degli strumenti di Guglielmo Marconi. Il tutto punteggiato dalle voci degli studenti che hanno dedicato la tesi di laurea alla Radio e che sono intervenuti a Caterpillar durante tutta la settimana. A chiudere i lunghi festeggiamenti, l’8 ottobre, Sara Zambotti sarà in collegamento con Massimo Cirri e Paolo Labati dalla Residenza dell’Ambasciatore britannico a Roma per raccontare live l’evento “Guglielmo Marconi e il Regno Unito: storie di talento italiano e innovazione oltremanica”, per raccogliere testimonianze e impressioni di tanti ospiti e del padrone di casa, l’Ambasciatore Rt Hon Lord Llewellyn.

“Al suo esordio la radio fu magia pura: per la prima volta si ascoltavano rumori e voci senza vederne la sorgente. A distanza di un secolo, mantenere lo stupore è la sfida di ogni giorno”, dicono i conduttori Sara Zambotti e Massimo Cirri. “I 100 anni della radio sono tutti fatti di giovinezza, di vita che scorre e futuro davanti. La radio ne ha avute tante, da quando è nata, novità assoluta e parola che valicava i mari, fino alla nascita delle radio libere e, ancora, l’incontro con il mondo digitale. Noi che abbiamo il privilegio di farla vogliamo rispettare questo futuro concreto che la radio è. Sempre W la radio e che sia libera veramente”.

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Redazione L'Opinionista

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