Raf: la biografia

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MILANO – Raf (Raffaele Riefoli) nasce il 29 settembre del 1959 a Margherita di Savoia, in Puglia. Sin da ragazzo dimostra una notevole passione per la musica, prendendo lezioni da Giovanni Battista Gorgoglione, e avvicinandosi al gruppo The Friends, molto noto nella zona del Barese. A nemmeno diciotto anni Raffaele decide di trasferirsi a Firenze con l’intento di studiare architettura; poco dopo, però, si reca a Londra, dove fonda i Cafè Caracas, un gruppo rock/punk che vede anche la presenza di Ghigo Renzulli (che poi diventerà chitarrista dei Litfiba), con cui registra una cover di “Tintarella di luna”, il celebre brano di Mina. Nel frattempo lavora come cameriere per mantenersi, fino a quando incontra Giancarlo Bigazzi: è l’inizio di un sodalizio artistico che si rivelerà molto fruttuoso. Dopo aver fatto ritorno a Firenze, Raf incide “Self control”, che diventa il suo primo successo musicale: il suo primo disco, interamente in inglese e pubblicato nel 1983, vede tra i singoli estratti “Change your mind”, “London Town” e “Hard”, ma è proprio la canzone “Self Control” a scalare le classifiche di vendita italiane, anche in virtù di una cover eseguita dalla statunitense Laura Branigan.

Dopo aver scritto “Il principe”, canzone interpretata da Claudia Mori che viene scelta per il programma televisivo “Hit Parade” come sigla di chiusura, nel 1987 Raf è autore delle parole di “Si può dare di più”, la canzone che vince il “Festival di Sanremo” con Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi. Proprio con Tozzi, in quello stesso anno, l’artista pugliese prende parte all’Eurovision Song Contest con il brano “Gente di mare”, che tra l’altro costituisce il suo esordio in lingua italiana. Mentre si fa conoscere in Europa con il nome di Raff, nel 1988 il cantante di “Self Control” partecipa al “Festival di Sanremo” con il pezzo “Inevitabile follia”; in seguito, dà alle stampe il disco “Svegliarsi un anno fa”, il cui singolo portante è “Il sapore di un bacio”, scritto da Gaetano Curreri (Stadio).

Nel 1989 Raf torna sul palco dell’Ariston con la canzone “Cosa resterà degli anni ’80”, contenuta nel disco “Cosa resterà…”: di questo album fa parte anche “Ti pretendo”, brano che vince il “Festivalbar”. Divenuto un fedelissimo di Sanremo, Raf vi torna anche nel 1991 con “Oggi un Dio non ho”, che anticipa l’uscita dell’album “Sogni… è tutto quello che c’è”, all’interno del quale sono presenti anche “Interminatamente”, “Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è” e il duetto con Eros Ramazzotti  “Anche tu”. Due anni più tardi Raf è protagonista di un altro duetto: collabora, infatti, con la debuttante  Laura Pausini  in “Mi rubi l’anima”. Nuovamente vincitore del “Festivalbar” con “Il battito animale”, che fa parte del disco “Cannibali”, ottiene un grande successo anche con “Due” e “Stai con me”, altri singoli estratti dall’album.

Nell’estate del 1995 Raf pubblica “Manifesto”, il cui singolo di apertura è “Sei la più bella del mondo”, al quale fanno seguito “Il suono c’è”, “Prima che sia giorno” e “Dentro ai tuoi occhi”. L’anno successivo, l’artista si sposa con Gabriella Labate e diventa padre di Bianca. Dopo avere riarrangiato e reinterpretato sedici suoi brani per “Collezione temporanea”, la prima raccolta della sua carriera che contiene anche l’inedito “Un grande salto”, torna in sala di registrazione per “La prova”, disco dalle sonorità rock che non viene particolarmente apprezzato dal pubblico: i singoli estratti sono “Vita, storie e pensieri di un alieno”, “Little girl” e “La danza della pioggia”. Raf si rifà alla grande, in ogni caso, sia perché nel 2000 diventa ancora padre, questa volta di Samuele, sia perché nel 2001 con il brano “Infinito” ottiene il terzo successo al “Festivalbar”, e che contribuisce alle ottime vendite di “Iperbole”, album che contiene anche i brani “Oasi”, “Nei silenzi” e “Via”.

Il disco seguente si chiama “Ouch!” e risale alla primavera del 2004: il singolo principale è “In tutti i miei giorni”. Dopo avere scritto con Domenico Liggeri l’autobiografia “Cosa resterà…”, pubblicata da Mondadori, Raf pubblica la sua seconda raccolta di successi, “Tutto Raf”, che include le bonus track “Amarse o no amarse” (“Amarsi o non amarsi” in versione spagnola) e “E penso a te”, cover del pezzo di  Lucio Battisti . È il 2005, anno in cui Raf collabora con  Edoardo Bennato  per “Ogni favola è un gioco” (che vede alla chitarra  Alex Britti) e al progetto Jetlag per la canzone “È necessario”. Dopo avere duettato con Ron in “La pace”, contenuta nel disco “Ma quando dici amore?”, nel 2006 Raf abbandona la casa discografica CGD/Warner per passare alla Sony-BMG, con la quale in primavera pubblica “Passeggeri distratti”, disco che contiene il singolo “Dimentica”. Nel 2008 è la volta del disco “Metamorfosi”, con i singoli “Ossigeno”, “Non è mai un errore” e “Ballo”.

L’anno successivo pubblica il suo primo Cd-Dvd, “Soundview”, accompagnato dall’inedito “Per tutto il tempo”, prima di entrare in sala di registrazione per incidere “Numeri”, album che esce nel maggio del 2011 e che viene anticipato dal brano “Un’emozione inaspettata”. Nel 2012 Raf partecipa a “Carpe diem”, album di Entics, duettando nel ritornello di “Cosa farei, cosa faresti”; l’anno successivo, invece, si esibisce con Max Pezzali in “Sei fantastica”, contenuta nel disco “Max 20” dell’ex frontman degli 883. Altra collaborazione di questo periodo è quella con Nathalie, per “Sogno d’estate. Il 14 dicembre del 2014 Carlo Conti annuncia, nel corso del programma di Raiuno “L’Arena”, che Raf sarà uno dei venti concorrenti della categoria Big a Sanremo 2015: sul palco dell’Ariston si esibirà con il brano “Come una favola”.