RAGUSA ‒ Si presentavano come dottoresse della Asp per entrare negli appartamenti di anziane signore e, dopo averle distratte, le derubavano. Due donne siracusane con numerosi precedenti penali, G. F., di 19 anni e V. C., di 29 anni, sono state arrestate con l’accusa di truffa e furto aggravato ai danni di donne anziane.
L’identificazione è stata possibile grazie alle telecamere di sorveglianza, che hanno ripreso anche la Panda bianca con cui le donne sono fuggite. Fondamentale per l’accertamento è stato però un quaderno che avevano lasciato in casa di una vittima: sul taccuino, che spacciavano per “libretto sanitario”, la Polizia Scientifica ha rilevato le impronte digitali di una delle due false dottoresse.
Sono in aumento le truffe ai danni degli anziani, presi di mira da malfattori che si fingono di volta in volta operatori sociali, tecnici del gas o, come in questo caso, dottori. La strategia adottata per truffare i pensionati era sempre la stessa: le due donne si appostavano presso l’uscita di farmacie e uffici postali, agganciavano persone anziane fingendosi dottoresse e le accompagnavano a casa. Con la scusa di dover effettuare visite mediche per la pensione e per l’esenzione dal ticket, invitavano l’anziana signora a spogliarsi togliendosi ogni oggetto d’oro, inclusa la fede nuziale. A quel punto una delle due complici, mentre l’altra distraeva l’ignara vittima, si impossessava dei gioielli.
L’indagine è iniziata dopo numerose denunce da parte di persone anziane derubate tramite questo sistema. Ora G. F. è agli arresti domiciliari e V. C. è in carcere.
A cura di Barbara Miladinovic
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