ROMA – “Se Assad mi chiedesse un selfie anche oggi lo rifarei, certo. Lo faccio con tutti coloro che me lo chiedono. E così è successo quella volta. Dico: eravamo una ventina di parlamentari e questo solo a me chiede il selfie. per la miseria! Vabbè, si vede che Crozza mi ha fatto conoscere pure a Damasco…”. E’ quanto dichiara Antonio Razzi, senatore di Forza Italia, all’Adnkronos.
Ma come, Assad è accusato di crimini di guerra per l’uso di armi chimiche e lo rifarebbe? “Lo rifarei, e comunque vorrei proprio capire se è vero o no che c’entra lui con le armi chimiche o se non siano stati i ribelli in combutta con l’Isis… E poi: il raid missilistico è scattato malgrado Trump avesse detto che il rovesciamento del regime non era la priorità… Secondo me c’era l’interesse a farlo litigare con la Siria e con la Russia…”.
Razzi, quasi a non farsi mancare niente, ha in programma la prossima settimana di vedere anche il dittatore nord coreano Kim Jong: “Lascio mia moglie a Pescara – annuncia – e parto, a spese mie, sia chiaro, tanto che lei mi rimprovera: ma come, ci lasci a Pasquetta e ci devi pure rimettere i soldi? Ma io sono fatto così, la pace prima di tutto”.
Ne ha parlato con Berlusconi di queste due visite così ‘scomode’ di questi tempi? “No, ma certo non voglio contrastarlo. Se mi dice di no, io non vado… Ma che vuole -conclude – la pace si cerca nei posti difficili. Ad andare in Svizzera sarebbero buoni tutti…”.