ROMA – “Con il recovery fund e le dotazioni canoniche che l’Ue usa per vari asset, l’Italia per la prima volta da contributore netto diventerà ricettore netto, di poco, ma per la priva volta c’è un’inversione se guardiamo al prossimo triennio”. Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli (foto), in audizione alla commissione Trasporti della Camera sulle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund nelle comunicazioni e sulla realizzazione della rete unica.
“E’ chiaro che il pacchetto 4.0 va profondamente rafforzato, sia estendendo e aumentando le aliquote del credito di imposta, sia ampliando i margini e soprattutto che non possa essere elemento da rinnovare di anno in anno”. Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico.
“Abbiamo una grandissima occasione: gli importi a disposizione sono molto alti ma non sono risorse infinite. L’occasione è andare a rafforzare il nostro sistema di impresa, ma dobbiamo farlo nei tempi che ci sono concessi dal progetto europeo, non possiamo sbagliare le modalità esecutivi e la progettualità”.
“I Paesi che intendono avere l’anticipo del 10%” del Recovery Fund “devono presentare i progetti entro la fine di quest’anno e tutti gli altri entro aprile 2021. Lo dico perché si è diffusa la falsa interpretazione di un rallentamento del Governo italiano, che vi sia un ritardo da parte italiana, assolutamente no. Abbiamo lavorato tutti i giorni di agosto per avere un progetto integrato”, ha concluso Patuanelli.