“In primis occorre riformare la PA, semplificando il sistema degli appalti e delle autorizzazioni, premendo l’acceleratore sulla digitalizzazione e sui pagamenti ai fornitori”
FORLÍ – “Pubblica amministrazione, fisco e giustizia: ecco i pilastri su cui lavorare investendo le risorse del recovery fund. Avremo a disposizione 209 miliardi di cui 82 a fondo perduto: non sbaglia il presidente Berlusconi quando parla di un vero Piano Marshall per l’Italia del ventunesimo secolo. Smettiamola di dare incentivi a pioggia, bonus sparsi come semi gettati al vento e lavoriamo per liberare l’Italia dal giogo dell’oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria. Tre riforme strutturali che permetteranno di accelerare la vita economica, politica e sociale del Paese e che permetteranno di dare vita rapidamente a progetti da finanziare con le risorse messe a disposizione dall’Europa.
In primis occorre riformare la PA, semplificando il sistema degli appalti e delle autorizzazioni, premendo l’acceleratore sulla digitalizzazione e sui pagamenti ai fornitori: tante opere oggi facilmente realizzabili si perdono nei labirinti di una burocrazia pachidermica e fine a se stessa e nei vincoli che spesso portano ad assegnare appalti non a imprese locali, determinanti per la vita dei territori e che, in questo modo, faticano a sopravvivere. E proprio per sostenere chi ha il coraggio di fare impresa, tanto a livello locale che nazionale, occorre che lo Stato saldi le proprie pendenze attese da troppo tempo da tanti imprenditori e poi si dovrà guardare al futuro con una pace fiscale fra Stato e imprese e il passaggio a una singola aliquota, la flat-tax che chiediamo da tempo, per rilanciare il Paese. Un Paese che ha bisogno, inoltre, di una giustizia più snella ed efficiente che garantisca tempi rapidi sia in sede civile che penale.
Su queste basi si costruisce un nuovo presente per il Paese e si pongono le fondamenta per un nuovo futuro: un futuro su cui dobbiamo cominciare a investire nuovamente sostenendo la natalità e la diffusione dei servizi essenziali là dove ancora mancano. Penso ai territori periferici, come i comuni montani, dove lo spopolamento è figlio della mancanza di servizi, opportunità e prospettive: un fronte su cui occorre lavorare. Forza Italia, su tutti questi ambiti, ha elaborato un grande piano di proposte già disponibili sui tavoli di maggioranza e opposizione: siamo pronti al confronto ma occorre muoversi. Il Paese è fermo in un’immobilismo letale e non può più attendere”. Così l’on. Simona Vietina, parlamentare di Forza Italia e sindaco di Tredozio (FC).