ROMA – “Quello che conta non sono i tempi, il recovery partirà nel corso del 2021, arrivando prima non succede qualcosa di diverso, quello che importa è avere buoni piani, con obiettivi in linea con quelli europei e che siano calati nelle potenzialità specifiche di ogni Paese. Noi abbiamo la responsabilità di avere l’ammontare maggiore di risorse” e presenteremo “un piano molto ampio, molto articolato anche se avremo un numero limitato di progetti, inferiore ad altri Paesi ma molto molto corposi”.
Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ospite di Sky Tg24 ‘Live In Courmayeur’. “Alcuni – ha detto – già li abbiamo svelati ad esempio una delle misure più significative è il potenziamento e allungamento della vecchia Industria 4.0 che rappresenterà un boost agli investimenti privati senza precedenti”.
L’Italia farà “una cosa abbastanza simile a tutti gli altri Paesi: lunedì presenteremo questa norma che definisce la governance” del Recovery “che non è un capriccio ma uno dei doveri, ce lo chiede la commissione: sarà una cosa abbastanza di buon senso, cioè una cabina di regia politica come in tutti i paesi e poi una struttura agile e leggera di supporto alle pubbliche amministrazioni” in particolare nei progetti “articolati” che coinvolgono “soggetti diversi e più ministeri”, ha poi detto, sottolineando che sarà “un elemento di supporto e coordinamento, avrà la funzione di aiutare non di espropriare i titolari delle rispettive funzioni di spesa e di attuazione del recovery plan”.