I leader Ue, nel summit sociale di Oporto, si impegnano a “mantenere le misure d’emergenza finché è necessario, promuovendo un approccio per facilitare la creazione di posti di lavoro”, e chiedono che il Consiglio Ue approvi gli obiettivi dell’agenda sociale entro il 2030, tra cui il 78% di occupazione, il 60% di lavoratori adulti impegnati in una formazione annuale. Ma i leader, nella dichiarazione conclusiva, precisano che tutto dovrà essere fatto “rispettando il principio di sussidiarietà (quindi le competenze a livello dei singoli Stati, ndr) e limitando il peso amministrativo sulle Pmi”.
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