ROMA – “Mi pare che la questione venga un po’ troppo drammatizzata. Ci sono buone ragioni sia per il sì sia per il no. Io alla fine mi sono orientata per il no soprattutto in coerenza con il mio atteggiamento generale verso il Parlamento. Sono entrata come si entra in un tempio perché il Parlamento è l’espressione più alta della democrazia. Quindi sentir parlare di questa istituzione che fa parte della mia religione civile come se tutto si riducesse a costi e poltrone, è qualcosa che proprio non mi appartiene”.
Lo afferma la senatrice a vita Liliana Segre (foto) a proposito del referendum sul taglio dei parlamentari, in un’intervista alla Repubblica.