“E’ necessario percorrere tutte le strade possibili per arrivare alla verità sulla morte di Giulio”, ha sottolineato la Presidente Boldrini: “E’ evidente l’importanza geopolitica delle relazioni con l’Egitto, anche per le conseguenze sui rapporti con la vicina Libia, ma giustizia e diritti umani non sono negoziabili. Mi auguro che l’incontro fissato nella capitale egiziana a fine mese tra i magistrati italiani e la procura locale possa contribuire a fare chiarezza sui tanti punti ancora oscuri di questa drammatica vicenda. Sono fiduciosa che lei riuscirà a portare avanti questo delicatissimo dossier con tutta la determinazione del caso. Lo dobbiamo alla famiglia di Giulio e ai moltissimi nostri connazionali che esigono una vera svolta nelle indagini”.
Nel corso dell’incontro, la Presidente della Camera ha voluto rimarcare l’importanza di due altre questioni che investono il mandato del nuovo ambasciatore: la condizione della minoranza cristiana di rito copto, esposta a persecuzioni e discriminazioni, e il trattamento riservato ai migranti che attraversano la zona del Sinai, spesso sottoposti a violenze e abusi da parte dei predoni che infestano l’area.
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