L’attività criminale era gestita dalle cosche della ’Ndrangheta reggina che, attraverso società edili e di movimento-terra, si erano infiltrate nei cantieri relativi ai lavori della infrastruttura ferroviaria della tratta ligure denominata “Terzo valico dei Giovi”.
Gli arresti sono stati effettuati in Liguria, Piemonte, Lazio e Calabria e riguardano tutte persone legate a società riconducibili alle cosche.
Tra le persone coinvolte ci sono esponenti politici di livello nazionale e regionale che, insieme a funzionari pubblici dell’Agenzia delle entrate e della commissione tributaria di Reggio Calabria, avrebbero favorito l’attività delle cosche.
I gruppi criminali coinvolti sono legati alla cosca Raso-Gullace-Albanese della zona di Cittanova, in provincia di Reggio Calabria e alla cosca Parrello – Gagliostro attiva soprattutto nella zona di Palmi sempre in provincia di Reggio.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati i beni riconducibili alle organizzazioni criminali come società, immobili e mezzi, per una somma stimata in 40 milioni di euro.
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