Reggio Emilia, nuove prospettive in uno studio per l’integrazione a scuola

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Nella sede Unimore presentato il volume “Sguardi simmetrici, ragazzi che arrivano da lontano nelle scuole dell’Emilia Romagna”

Reggio Emilia, nuove prospettive in uno studio per l’integrazione a scuolaREGGIO EMILIA – I dati parlano chiaro: gli alunni stranieri nelle nostre scuole sono 9.920, il 16% del totale e il 67% è nato in Italia. Ma è inclusiva la scuola reggiana e quella regionale? Basta leggere il volume “Sguardi simmetrici, ragazzi che arrivano da lontano nelle scuole dell’Emilia Romagna”, una accurata analisi dell’ufficio scolastico regionale, presentato nei giorni scorsi nella sede Unimore (dipartimento Educazione e Scienze Umane).

La professoressa Roberta Cardarello (Didattica e pedagogia speciale Unimore), la quale ha lavorato per la realizzazione del volume, nel corso della presentazione, tra le altre cose, ha detto:

“La scuola è il luogo in cui si realizzano o si vanificano le istanze di convivenza, accoglienza, solidarietà e maturazione delle competenze di cittadinanza. Gli studenti sulla recente immigrazione sono oggetto di attenzioni normative anche ragguardevoli da parte dell’amministrazione scolastica. Sono meno conosciuti, tematizzati, monitorati i processi d’integrazione ed inclusione, la loro diffusione e la loro sostenibilità. Il progetto dell’Usr e, in particolare, della Direzione III è di far emergere e conoscere progetti e pratiche rilevanti. Siamo contenti che una riflessione su un tema tanto nevralgico si svolga a Reggio Emilia nel dipartimento di Educazione e scienze umane, è un riconoscimento dell’impegno multiplo del dipartimento”.