Attualità

Regno Unito, i ministri potranno ancora usare WhatsApp?

LONDRA ‒ Gli attivisti della trasparenza e dell’uso corretto delle tecnologie stanno ponendo al governo britannico una questione fondamentale: se sia lecito o meno, ai ministri, comunicare attraverso whatsapp. La rapidità di comunicazione consentita da questa applicazione di messaggistica istantanea ne ha diffuso in modo esponenziale l’uso anche fuori dai contesti informali, soprattutto dopo l’inizio della pandemia Covid-19.

Uno dei nodi centrali del dibattito è se la possibilità di cancellare i messaggi sia compatibile con la trasparenza richiesta ai governi.

Come riporta il Guardian, la prossima settimana verranno discussi in tribunale, nell’arco di tre giorni, alcuni aspetti della questione. Il primo caso è quello presentato dalle organizzazioni no profit All the Citizens (ATC) e Foxglove, relativo all’uso di funzioni di eliminazione automatica dei messaggi whatsapp. Il secondo caso, promosso dal Good Law Project, riguarda l’utilizzo, nelle comunicazioni politiche, di dispositivi privati.

Ben Jaffey, rappresentante dell’ATC, ha affermato che la cancellazione dei messaggi non aderisce a una “democrazia significativa e parlamentare”.

Gli attivisti si oppongono inoltre alla pratica di eliminazione dei messaggi inviati sui dispositivi personali, in alcuni casi utilizzando funzioni che eliminano automaticamente i messaggi dopo sette giorni, che secondo loro violano il Public Records Act.

Su temi di grande interesse pubblico quali la pandemia, gli appalti pubblici e la guerra, la trasparenza della comunicazione tra i ministri deve essere garantita ai massimi livelli.

Il team legale del governo, da parte sua, sostiene che non è illegale per i ministri scegliere la modalità di comunicazione, e che l’uso di dispositivi privati è ormai comune nei luoghi di lavoro moderni.

La direttrice esecutiva di All the Citizens Clara Maguire spiega come è nato il caso: l’ufficio di gabinetto aveva rifiutato di rispondere alle domande sull’utilizzo di WhatsApp per le attività di governo. Maguire afferma: “È straordinario che siamo dovuti venire in tribunale per provare ad avere delle risposte. Le nostre prove rivelano che più e più volte sono stati cancellati dei messaggi”.

Le prove presentate in tribunale includono dichiarazioni di testimoni in cui figure chiave del governo sono nominate per il loro uso di dispositivi personali e per la cancellazione automatica di messaggi.

In una comunicazione scritta, il team legale del governo afferma che “non esiste alcun principio” di Common Law che impedisca ai ministri e ai funzionari di comunicare in un modo “che considerano appropriato”. E specificano: “Le pretese avanzate sono distaccate dalla realtà delle attuali pratiche di lavoro. L’età lavorativa moderna è definita da comunicazioni istantanee e frenetiche”: non si può dunque vietare WhatsApp se le esigenze di comunicazione rapida lo richiedono.

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Pubblicato da
Barbara Miladinovic

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