Quest’ultimo ha dichiarato: “La Relazione sulla qualità dei servizi pubblici non vuol essere soltanto un giudizio ex post, ma anche una valutazione sul merito, che analizzi i singoli servizi pubblici erogati, in modo da orientare il policy maker a prendere decisioni giuste. Una Relazione che onori il nostro impegno istituzionale, arricchita della componente valutativa finale, grazie ad un set di indicatori, attraverso i quali poter premiare le amministrazioni che più e meglio si sono distinte e che hanno raggiunto risultati in termini di customer satisfaction. Perché dietro ad un buon servizio pubblico ci sono persone, organizzazioni e istituzioni. Il mondo dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici”.
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