La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino dedica una importante e mirata esposizione alla pittura di Renato Guttuso, presenza di forte rilievo nella storia dell’arte italiana del Novecento e figura nodale nel dibattito concernente i rapporti tra arte e società
TORINO – Curata da Pier Giovanni Castagnoli, con la collaborazione degli Archivi Guttuso, la mostra raccoglie e presenta circa 60 opere provenienti da importanti musei e collezioni pubbliche e private europee. Primeggiano alcune delle più significative tele di soggetto politico e civile dipinte da Renato Guttuso lungo un arco di tempo che corre dalla fine degli anni ’30 alla metà degli anni ’70. L’evento avrà luogo presso la GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Ed è visitabile dal 23 febbraio al 24 giugno 2018. Inaugurazione giovedì 22 febbraio, ore 18.00.
Nell’ottobre del 1967, cinquantesimo anniversario della rivoluzione d’ottobre, Renato Guttuso scriveva su Rinascita. Rivista politico-culturale del Partito Comunista Italiano. Un articolo intitolato Avanguardie e Rivoluzione. In esso il pittore riconosceva alla rivoluzione il titolo inconfutabile e meritorio di essere stata il fondamento di una nuova cultura, con la quale profondamente sentiva di identificarsi. Questo lo induceva a chiudere il suo scritto con l’esplicita professione di fede: “L’arte è umanesimo e il socialismo è umanesimo”.
Guttuso era stato, a partire dagli anni della fronda antifascista e tanto più nel secondo dopoguerra, un artista che, come pochi altri in Italia, si era dedicato con convinzione a ricercare una saldatura tra impegno politico e sociale ed esperienza creativa. Nella persuasione che l’arte, nel suo caso la pittura, possa e debba svolgere una funzione civile. E sia costitutivamente dotata di una valenza profondamente morale.
A poco più di cinquant’anni dalla pubblicazione dell’articolo e nella ricorrenza del cinquantenario del ’68, la GAM di Torino si propone di riconsiderare il rapporto tra politica e cultura. Attraverso una mostra dedicata all’esperienza dell’artista siciliano, raccogliendo alcune delle sue opere maggiori di soggetto politico e civile.
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