Dal 16 luglio è disponibile in rotazione radiofonica “Rendez-Vous”, nuovo brano di Androman presente su tutte le piattaforme di streaming dal 24 giugno. Partire dalle delusioni del passato per approdare a una prospettiva futura leggera e spensierata: questo l’iter di “Rendez-Vous”, nuovo singolo di Androman, un pezzo che unisce sonorità urban e un testo di stampo autobiografico, intimo, in cui è facile (ri)trovarsi.
Androman ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Rendez-Vous” è il tuo nuovo brano, di che cosa si tratta?
Rendez-Vous è un brano indie pop che, io dico sempre, da ascoltare anche con il cuore. Si inserisce nella sfera sentimentale, forse più di altri che ho fatto. Nella realtà in tutti i lavori che faccio cerco sempre di trasmettere emozioni ed aspetti che partono dal vissuto, dal mio o da quello delle persone con le quali mi relaziono, cercando di carpirne nell’intimo quegli aspetti che anche chi poi ascolta i brani può far suoi, riviverli, condividerli. Il titolo è in francese e tradotto in italiano significa “appuntamento”, con cosa? Con le emozioni e le esperienze, vissute in una relazione sia di amicizia che di amore.
Cosa vuoi trasmettere con questo lavoro?
Intanto far ascoltare e far arrivare della buona musica che accompagni anche un buon messaggio o un’esperienza importante. Propongo qualcosa di mio che mi piace pensare possa accompagnare una serata tra amici o un pensiero, un bel pensiero in solitaria per chi lo ascolta. La musica è una delle arti che aiuta a condividere qualcosa di proprio con gli altri ed oggi sappiamo quanto è importante ritrovare le buone relazioni e la buona condivisione…. La musica è un mezzo potente con cui possiamo esprimerci.
C’è anche un videoclip, come si caratterizza?
Sara è stata la mens della grande intuizione della storia da proporre nel videoclip. Dopo aver ascoltato il pezzo ha tirato fuori dal cilindro la bella sceneggiatura ispirata alla vita di Gauguin. Trarre ispirazione dalle emozioni e dalle esperienze che si vivono nelle relazioni incontrando tradizioni e culture anche diverse, come successe per Gauguin nel suo viaggio in Polinesia.
Come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Non è stato difficile, né ci è voluto molto. Attraverso mio padre, dj, fin da piccolo immerso nel mondo musicale. Catturato quindi dall’EDM, prima ovvia passione conseguenza dell’ambiente dj che respiravo e che mi ha portato ai miei inizi di “miscelatore di dischi” e poi produttore di basi EDM. Nel crescere poi la sempre crescente passione per la musica mi ha avvicinato a pianoforte, chitarra ed in maniere più importante alla batteria spostandomi definitivamente (almeno per adesso) verso quello che oggi realizzo come cantautore.
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