I “The Kidal” ci hanno gentilmente concesso un’intervista.
“Resta con me” è il vostro nuovo singolo, di che cosa si tratta?
“Resta con Me” parla della storia d’amore estiva tra due giovani. In particolare dell’ultima notte insieme, ricca di emozioni e divertimento, senza pensare a quel che sarà. E’ stato facile raccontarla perchè credo che un po’ tutti l’abbiamo vissuta, no? Ciò che ci ha messo più alla prova è stato tirare furoi le nostre emozioni, ripensando a quello che abbiamo provato, quando noi eravamo i protagonisti della nostra storia e raccontarlo, per far sì che altri si possano immedesimare.
C’è anche un videoclip, come si caratterizza?
Il videoclip, vista anche la situazione, è stato realizzato con varie difficoltà, ma comunque abbiamo voluto trasmettere l’idea di spensieratezza. 5 amici che si ritrovano in una villa, dopo tanto tempo che non si vedono, e passano le loro giornate suonando e divertendosi, che è esattamente quello che abbiamo fatto noi quando abbiamo creato “Resta con Me”
Questo lavoro arriva dopo l’esordio con il singolo “Balla”,com’è stato accolto?
Il brano è stato accolto molto bene. Visto il discreto successo che abbiamo ottenuto con “Balla” abbiamo cercato di alzare l’asticella cercando di creare qualcosa di ancora più coinvolgente, mantenendo il sound che ci caratterizza.
Come nasce e come si sviluppa il vostro progetto musicale?
I TheKidal essendo nati in piena quarantena non hanno ancora avuto la possibilità di vivere particolari esperienze musicali. Ma tre dei componenti, Dave, Ice e Kevin, in una precedente formazione, hanno avuto la possibilità di aprire il concerto di Ligabue nel 2016 a Monza. Speriamo che la situazione Covid si risolva il prima possibile, in modo da avere anche noi la possibiltà di suonare in live e quindi di farci conoscere non solo per via telematica. Abbiamo preso ispirazione da band e cantanti internazionali, come i DNCE, The Weeknd, The Vamps, Dua Lipa ecc tutti accomunati da un sound funky. Parlandone tra di noi abbiamo visto che ci piaceva l’idea di riprendere una musicalità anni ’80 contaminandola con strutture e suoni più contemporanei, soprattuto perchè è qualcosa di innovativo in Italia.
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