Spettacolo e gossip

Il ricordo di Raimondo Vianello a 10 anni dalla scomparsa

Di lui si ricordano l’intelligenza e l’eleganza ma soprattutto l’ironia che ha fatto ridere generazioni senza cedere alla volgarità

MILANO – Ricorre oggi il decimo anniversario della scomparsa di Raimondo Vianello. Era, infatti, il 15 aprile del 2010 quando l’attore e conduttore, tra i volti più amati in assoluto della tv italiana, morì a Milano, seguito, nel settembre dello stesso anno, dalla moglie Sandra Mondaini. Di lui si ricordano l’intelligenza, la raffinatezza e i modi sempre garbati ed eleganti. Ma di Raimondo Vianello non va dimenticata la grande innata vena artistica che dagli esordi con Giovannini e Garinei fino alle ultime apparizioni lo ha sempre indotto a strappare un sorriso al pubblico senza cadere mai nella trappola della volgarità.

Nato a Roma il 7 maggio, da padre veneto e madre maceratese, una laurea in Giurisprudenza mai sfruttata, durante la sua carriera, iniziata alla fine degli anni quaranta, Raimondo Vianello  ha lavorato a lungo per il cinema come attore comico e sceneggiatore, per poi divenire un conduttore televisivo di noti varietà, dapprima in Rai e in seguito in Mediaset, per poi cimentarsi nella conduzione di quiz televisivi  e programmi sportivi. È per questo considerato uno dei padri fondatori della televisione in Italia, insieme a Mike Bongiorno e Corrado.

Particolarmente prolifici sono stati i sodalizi artistici prima con Ugo Tognazzi, con il quale negli anni cinquanta ha girato diversi film e condotto il varietà Un due tre, e in seguito con la moglie Sandra Mondaini, con la quale dagli Anni Sessanta in poi ha realizzato varietà e film, dando vita a sketch che rimarranno nella storia della televisione e non. “Casa Vianello”, ambientata nella casa dei coniugi, infatti, non era solo una ripresa della loro routine domestica ma era diventato un appuntamento immancabile nelle nostre vite in cui, per certi versi, potersi riconoscere. D’altronde, in tempi di Coronavirus, in cui siamo obbligati a stare a casa e a convivenze forzate, cosa può essere più attuale del tormentone “Che barba, che noia!” che ha contributo a renerli famosi?

Per ricordare il grande attore e presentatore, rivediamo questo video, tratto da youtube, che ci riporta proprio ad alcuni momenti della sit com.

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Pubblicato da
Marina Denegri

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