L’attività scaturisce da un’articolata indagine che, iniziata nel febbraio 2019 è stata svolta sia con metodologie tradizionali che attraverso la peculiare attività di sorvolo svolta dal Nucleo Elicotteri. Essa ha permesso di individuare e documentare un’intensa attività illecita di accumulo di rifiuti speciali e pericolosi, realizzato in mancanza di autorizzazione in zona sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico, che portava dunque al sequestro dell’area interessata.
A carico degli indagati i CC hanno raccolto un solido quadro indiziario che ha delineato l’esistenza di un fenomeno di ampie dimensioni, caratterizzato dalla reiterazione delle condotte di raccolta e interramento di rifiuti speciali e pericolosi, in dispregio delle più elementari regole di rispetto della salute pubblica prima ancora che dell’ambiente.
In particolare, sono stati rinvenuti residui carbonizzati di materiale rae, plastico ovvero di ulteriore diversa natura non meglio classificabile in quanto presenti nel terreno in sequestro sminuzzati ed interrati.
La Procura della Repubblica approfondirà la sussistenza dell’eventuale ulteriore ipotesi di inquinamento ambientale.
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