ROMA – “Le polemiche di queste ore dei presidenti delle regioni sono uno spettacolo indecente. Siamo da mesi di fronte al caos provocato dalla regionalizzazione della sanità e sarebbe ora che si prendesse atto che la modifica del Titolo V della Costituzione nel 2001 è stata un fallimento. Noi di Rifondazione Comunista allora fummo gli unici ad opporci e lo rivendichiamo. È ora di tornare al testo originale della Costituzione e di ammettere che è stata una delle tante riforme fallimentari”.
Lo affermano, in una congiunta, Maurizio Acerbo (foto), segretario nazionale di Rifondazione Comunista, e Giovanni Russo Spena, responsabile democrazia/istituzioni del partito. “Invece – aggiungono – il ministro Boccia va avanti con l’autonomia differenziata che spaccherebbe la nostra Repubblica in venti staterelli anche su scuola, lavoro, ambiente etc. E c’è il rischio che il governo faccia passare questo scempio definitivo nel collegato alla legge di stabilità. Noi invitiamo la maggioranza a dire stop all’autonomia differenziata e il governo a commissariare la sanità di regioni come la Lombardia e il Piemonte”.