“Una Pac che chiede maggiori sforzi agli agricoltori non può comportare riduzioni di bilancio”, hanno affermato Giansanti e Lambert, che hanno sostanzialmente condiviso la proposta di definire a livello comunitario una percentuale degli aiuti diretti destinati a misure ambientali.
In merito agli strumenti della “degressività” e del “plafonamento” degli aiuti, Confagricoltura ha illustrato e spiegato i motivi della propria contrarietà. A tale riguardo la Fnsea li ritiene poco compatibili con l’approccio economico che la PAC deve rispettare: “Una impostazione che andrebbe rafforzata, contemperando ovviamente gli obiettivi della tutela dell’ambiente e della fornitura di prodotti sani e di qualità”.
In quest’ottica, a parere delle due Organizzazioni agricole, elemento centrale e positivo è la conferma della possibilità di prevedere aiuti accoppiati per alcune filiere, per settori in difficoltà, o per le zone svantaggiate.
Confagricoltura e Fnsea hanno infine sottolineato il ruolo fondamentale della gestione dei rischi in agricoltura, auspicando l’introduzione di miglioramenti, a cominciare da un ripensamento dello strumento della riserva di crisi, senza escludere la costituzione di un fondo di riassicurazione Ue.
Giansanti e Lambert si ritroveranno al Global Food Forum, che si svolgerà a Pavia il 17 e 18 settembre prossimi.
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