Richard Marx è passato alle memorie degli innamorati e delle classifiche con il suo singolo “Right Here Waiting”. Da quel lontano 1989, anno in cui fu pubblicato come secondo estratto del suo secondo album “Repeat Offender”, il brano scalò e si pose in vetta in tutto il mondo ottenendo il disco platino dalla RIAA per aver venduto nel medesimo anno ben un milione di copie.
Un brano che ci porta nel profondo blu dell’oceano da subito “Oceans apart day after day”, dalle prime note e dalle prime immagini del video clip che ritraggono velate scie di azzurro intenso ad inabissarsi nel fondo dei sentimenti. Un fondale ed un mare che sommerge ma non soffoca e protegge, si rivela imponente, austero, autorevole e non minaccioso.
Quei sentimenti non si lasciano infatti sotterrati e si distendono appena dopo alla luce, belli, forti, coraggiosi e dichiarati.
Un manto che avvolge chiunque ascolti la sua voce graffiante e non si infrange in uno spartito ma come lente denuda la lettura del cuore. Lui, Richard, parla di sé, si pone in primo piano e suona il piano con pochi interventi di chitarra acustica che lo accompagnano.
Una voce che come una onda avanza e indietreggia sulle valli della malinconia di un rapporto a distanza,
“and I slowly go insane
I hear your voice on the line
but it doesn’t stop the pain”
sull’adrenalina di un ritrovarsi e sulla promessa di un per sempre che non si lacera davanti le difficoltà di viversi nel reale della vita.
“Wherever you go, whatever you do
I will be right here waiting for you
whatever it takes or how my heart breaks
I will be right here waiting for you”.
Estremamente forte di significato quasi carismatico di un messaggio che non si trattiene è l’inquadratura sulla fede e poi il rimando al sorriso e allo sguardo, al volto e ai gesti. Un solo protagonista del video, lo stesso del testo della canzone scritto da lui come lettera d’amore alla moglie Cynthia Rhodes impegnata sul set in Sudafrica e in distacco da Richard perché in tour.
Potrebbero sembrare piene di fari accesi e proiettati, colme di appaganti applausi e di lustrini, foto e riprese, sold out e giostre, le giornate in giro per Parigi, Londra, Stoccolma di cui il video mostra eclatanti riferimenti esemplari architettonici. Una vita quella dei cantanti e degli attori che nulla abbisogna in apparenza che pur contempla una grande voragine di vuoto e assenze incolmabili.
Le assenze degli affetti che non sono sostituibili e che pur nel compiere il percorso di onorare il talento per cui si assume senso nel percorso terreno, implicano uno sforzo di donarsi completamente con fedeltà assoluta.
Guardando il video si coglie quel senso itinerante profondo radicato nella vita degli artisti. Gli artisti che dai secoli più antichi dovevano spostarsi ma per i quali è previsto oggi con totali garanzie rispetto a ieri, un ritorno.
La certezza cioè di riabbracciare i cari e la possibilità sicura di continuare il rapporto che nonostante non elide la sofferenza e la necessaria forza d’animo di vincere le tentazioni e farsi sopraffare.
“I wonder how we can survive this romance
but in the end if I’m with you
I’ll take the chance
Oh can’t you see it baby
you’ve got me goin’ crazy
Wherever you go, whatever you do
I will be right here waiting for you
whatever it takes or how my heart breaks
I will be right here waiting for you”.
Di grande pathos risultano il testo, la musica, il video ed il senso profondo di un amore che per quanto bello e puro, sublime e regale non è immune da prove e ostacoli e proprio in quelli si riconosce come vero, da celebrarsi e da difendersi. Un brano che ha segnato e continua a segnare le anime e i cuori spargendo verità di unione.
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