MILANO – Continua il viaggio di RTL 102.5 verso Sanremo con ricordi, aneddoti e curiosità di speciali ospiti che hanno fatto la storia del Festival. Stamattina, ospite di ‘Non Stop News’ con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro è stata Rita Pavone. «Partecipare come concorrente a Sanremo 2020 è stato eccezionale, mancavo da 48 anni. È molto più interessante concorrere che partecipare come ospite, mostri qualcosa che la gente ancora non conosce», racconta Rita Pavone ai microfoni di RTL 102.5. «Quest’anno ci sono delle bellissime voci, da Mengoni a Giorgia, sarà una bella battaglia», continua.
Sui tanti giovani in gara Rita Pavone ricorda i suoi inizi: «Io sono nata in una generazione di giovanissimi quando c’erano Claudio Villa e Achille Togliani, chiaro che i giovani possono dare ‘fastidio’ ai big. Poi, arrivare è facile ma rimanere è difficile. Quest’anno festeggio 60 anni di carriera, ho fatto un sacco di cose e stare qui significa aver seminato bene. Non conta tanto la partenza ma quanto dura il viaggio. Ora è il loro momento, vedremo fra una decina di anni chi di loro resterà».
Quella di Rita Pavone è una carriera lunghissima e ricca di eventi. «Avevo pensato di fare la corista e mi pareva già una grande cosa, non mi sarei mai aspettata quello che ho ricevuto. Sono stata in America e Inghilterra quando non esistevano ancora i social, ho fatto tantissime cose. Non mi aspettavo tutto questo da me. Sono un metro e cinquantatré e non sono mai stata bella, eppure ho fatto una carriera straordinaria, questo significa che il talento conta ancora qualcosa e ne sono orgogliosa», racconta.
A ‘Non Stop News’ Rita Pavone svela anche i suoi pronostici sul podio sanremese: «Credo che ci siano alcuni nomi favoriti: Mengoni è proprio fuori categoria, poi c’è Giorgia e qualche outsider. Tutti bei nomi ma ci sono poche quote rosa. Secondo me sarà un bellissimo festival perché mette insieme giovani e artisti che hanno regalato tanto alla musica italiana». Infine, l’artista, esprime la sua opinione sulla presenza di Zelensky a Sanremo: «Tutti gli anni c’è stato qualcuno che ha parlato di cose importanti che non c’entrano con la musica. Li abbiamo sempre ascoltati e ascolteremo anche Zelensky. È una cosa già accaduta in passato e non mi sorprende», conclude.