TREVISO – Recentemente abbiamo avuto il piacere d’andare a trovare la produttrice Daniela Caldart, a Valdobbiadene, da anni donna “pioniere” insieme a suo padre Alessio Caldart, che ultimamente le ha lasciato le redini dell’azienda. Di cosa, lo abbiamo certamente immaginato, quel fantasmagorico prodotto del Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G.
Le sue origini migliori prendono il nome del prodotto “Rivalta” proprio a causa dell’esposizione vocata. S’estendono tra le ripide colline da Valdobbiadene vanno verso Conegliano. La scelta dell’azienda è stata quella di mantenere gli impianti di tipo tradizionale e di trattamento delle viti con prodotti che rispettano l’ambiente. Le uve, vendemmiate a mano, arrivano così in cantina con la loro naturalezza e fragranza.
Appassionati puristi, i Caldart non sono scesi ai compromessi che un prodotto come il Valdobbiadene prosecco Superiore si presta a subire.
Racconta Daniela del successo che il Prosecco ha riscosso a Londra in questi ultimi anni e del feedback del nuovo locale a tema Prosecco. Proprio nel centro di Londra, all’ombra del Tower Bridge, ha aperto la prima Prosecco House, che dal 9 febbraio serve nient’altro che il Prosecco Docg dalle 11 di mattino alle 11 di sera. Esattamente a One Tower Bridge, sulla riva opposta alla Torre di Londra e dietro al municipio a forma di casco progettato dallo star architect Norman Foster.
“Nient’altro” non va preso alla lettera, nel senso che i residenti e turisti potranno dissetarsi con gli amatissimi cocktail a base di prosecco, dallo Spritz al Bellini, con i cicchetti a base di salame, prosciutto, gorgonzola, ricotta e pomodorini secchi, carciofi sotto aceto, in stile bacato veneziano.
L’idea è venuta a un ex professionista nel campo della finanza, l’imprenditrice d’origini siriane Kristina Issa, 35 anni, che lavorerà insieme a 5 aziende italiane tra le quali Rivalta, per mantenere i prezzi delle bollicine entro limiti ragionevoli: vino al bicchiere a partire da 7,5 sterline e bottiglie dalle 30 sterline in su, circa 34 euro. Troppo? I prezzi vanno parametrati con quelli di Londra, metropoli non esattamente a buon mercato.
A Londra il Prosecco è ormai un business affermato. Nel settembre 2009 Harpers Wine & Spirits annunciava l’inizio del decennio del Prosecco per la Gran bretagna. Dal 2008 ad oggi le vendite sono aumentate del 6.000%, calcola la Wine and Spirit Trade Association (WSTA), rendendo il paese maggiore importatore al mondo di bollicine venete. Oggi in UK sono vendute 85 milioni di bottiglie di Prosecco all’anno, contro i 31 milioni di Champagne, 23 milioni di spagnolo Cava e 3,5 milioni di spumante inglese. Sempre secondo WSTA, il 97% dei giovani tra i 18 e 24 anni beve prosecco nonostante il limite legale per bere alcolici sia tecnicamente 21 anni.
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