Roberto Prosseda omaggia Ennio Morricone in “Piano Music”

102

ROMA – A un anno dalla scomparsa di Ennio Morricone Universal Music Italia dedica un doveroso omaggio al Maestro che, in settant’anni di carriera, ha reso tanto lustro alla musica e al nostro Paese nel doppio ruolo di compositore e direttore d’orchestra. Se Ennio Morricone ha goduto di un’enorme notorietà per le colonne sonore da lui firmate, che gli sono valse innumerevoli riconoscimenti e due ©Premi Oscar, è noto come il Maestro amasse dedicarsi anche alla composizione di brani di musica assoluta, ovvero di musica classica mirata all’esecuzione tradizionale in sala da concerto.

Tali composizioni sono dedicate a organici estremamente vari, che vanno dal semplice strumento solistico a compagini sinfoniche complesse. Piano Music, l’album ora in pubblicazione, è dedicato a composizioni per pianoforte solo, e comprende buona parte del repertorio dedicato a tale strumento. Va peraltro detto che la produzione musicale del Maestro Ennio Morricone si arricchisce per fortuna di nuovi ritrovamenti di mese in mese, per cui è allo stato attuale impensabile parlare di una vera e propria integrale. Interprete d’eccezione è Roberto Prosseda, da sempre devoto appassionato della musica del Maestro, tanto da averlo frequentato con assiduità e aver avuto persino il privilegio di vedersi dedicare un brano.

Alle composizioni di musica assoluta, destinate a suscitare l’attenzione di critici e musicologi e a gettare nuova luce sulla figura del Maestro, si aggiungono nove trascrizioni di temi da colonne sonore per pianoforte solo, ad opera del Maestro stesso, mai rese pubblicamente reperibili dalla famiglia prima d’ora. L’album sarà disponibile in tutto il mondo, in forma fisica e digitale, su etichetta Decca Black, la stessa che pochi anni fa pubblicò Morricone ’60, grande successo in cui il compositore stesso diresse in forma sinfonica alcune fra le sue più celebri colonne sonore. La produzione ringrazia per la collaborazione gli editori e soprattutto la famiglia del Maestro, che ha reso possibile l’incisione di gran parte del repertorio di questo album mettendo a disposizione partiture rare o addirittura introvabili.