In questa occasione Campey porta in esposizione la sua opera “Swite Face” apprezzata già dal mondo Arabo, già precedentemente presentata in Dubai a Palazzo Versace proprio in rappresentanza Italiana. Anche in questa occasione dunque ” Swite Face” risulta l’opera selezionata dalla direzione artistica tra le varie realizzazioni di Campey,nota anche come “la pittrice delle Donne”.
Come la stessa artista ci spiega, ogni suo quadro ha una sua propria storia che identifica quasi una liberazione dell’anima e del suo sentire, nel moneto ella stessa realizza un’opera. La storia di “Swite Face” narra di un omaggio a Jan Vermeer, in cui Ester Campese ha voluto dare un richiamo all’opera “La ragazza con l’orecchino di perla” ma nel contempo, come enuncia il titolo del quadro, anche un monito a non scordare mai la dolcezza che alberga nell’animo delle donne e la forte connotazione che le radica nella natura come “creatrici” che in questo caso emerge dallo sguardo e dal volto dipinto da Campey, ma anche dal copricapo floreale, a dire che violare le stesse è perpetrare danno alla Madre Terra.
La mostra rientra nell’ambito del progetto che promuove lo scambio inter culturale ed artistico tra occidente e mondo Arabo, con particolare riferimento al Nord Africa e Medio Oriente, cui l’iniziativa si rivolge. Attraverso l’arte, lo scambio umano e la conoscenza si vuole realizzare una sorta di ponte solidale, collaborativo e di pace, tutte tematiche care a Ester Campese, artista non nuova alle iniziative solidali.
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