Due i corrieri fermati: il primo, un lituano proveniente da Nairobi e diretto a Zurigo, aveva pensato di farla franca percorrendo una rotta apparentemente insospettabile con scalo a Abu Dhabi e Fiumicino; nei due bagagli da stiva le Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino, coadiuvate dal Servizio di Vigilanza Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno rinvenuto 36 chili della pericolosa pianta, trasportati senza alcun particolare accorgimento.
L’altro corriere, un etiope partito da Addis Abeba e giunto a Roma per poi dirigersi in Sardegna, aveva con sé – occultati nel doppiofondo del bagaglio – oltre cinque chili di droga, probabilmente destinati alle piazze di spaccio delle rinomate località turistiche isolane.
Il “khat”, prima noto soltanto agli africani, è in crescente diffusione tra i consumatori europei che ne apprezzano gli effetti psicotropi euforizzanti e la capacità di reprimere gli stimoli della fame e della fatica, a fronte però di un elevato rischio di insorgenza di carcinoma orale.
I due corrieri sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Civitavecchia e dovranno rispondere di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
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