Dal 12 al 15 ottobre torna il “Roma Kizomba Festival”, con tante sorprese. Scopriamo insieme qualche anticipazione sulla quarta edizione
ROMA – Dopo il successo delle passate edizioni, torna il Festival interamente dedicato al semba, alla Kizomba e alla cultura angolana.
“Konnecting Kulture“, con l’accento sulla lettera “K” di Kizomba, che in lingua kimbundu – una di quelle parlate in Angola – significa “festa, abbraccio”. Sarà questo il leitmotiv della quarta edizione del “Roma Kizomba Festival”, che si terrà a Roma dal 12 al 15 ottobre.
Quattro serate di musica, danza e spettacoli e tre giornate di studio intensivo a cura di artisti e ballerini esperti, la maggior parte dei quali angolani.
La kizomba in Italia
La kizomba è approdata in Italia circa sette anni fa ed é in costante ascesa. Non esistono ancora statistiche ufficiali sul numero di praticanti, in quanto il Coni ha incluso la disciplina nella categoria dei balli latini o afro e molti insegnanti hanno finito per inserirla nelle proprie scuole di salsa e bachata. Tuttavia, esistono in Italia centinaia di associazioni sportive dedicate esclusivamente alla kizomba. Solo a Roma se ne contano più di una ventina. Ormai in quasi ogni regione d’Italia si svolge un festival riservato a questo ballo. Il “Roma Kizomba Festival”, però, resta unico per autenticità e attaccamento alla cultura afro-angolana oltrechè per il numero di partecipanti e di artisti.
Abbiamo rivolto a Céline Camoin, responsabile relazioni con il pubblico dell’organizzazione RMKF, alcune domande per conoscere più da vicino questo evento.
Conto alla rovescia per la nuova edizione del Roma Kizomba Festival, quali novità dobbiamo aspettarci per questa 4° edizione?
“Innanzitutto la nuova location: l’Hotel Midas, moderno e più accessibile. Per le serate saranno allestite tre sale: Kizomba (salone principale), Sensual, Salsa e Bachata. Mentre tutti i pomeriggi sarà disponibile una social room.
Interverranno artisti nuovi. Tra questi gli apprezzatissimi Marcio Junqueira & Kimi e una new entry dalla Grecia, Antonis e Hara, vincitori del premio Africadançar, per la prima volta in un congresso italiano. Novità anche nei Dj: presente dj Paparazzi, conosciuto e apprezzato mondialmente anche come beat Maker, e dalla Svizzera il dj angolano Relampago.
Sabato 14 ottobre, alle ore 20.30, evento nell’evento: la cena speciale “Italy meets Angola”. Un incontro tra l’arte culinaria dei due Paesi, con protagonisti gli chef Du’Arte, già presente al padigione Angola dell’ Expo di Milano, e Diego. Menù completo al costo di 30,00 euro bevanda inclusa. Prenotazione obbligatoria tramite kizomba.roma@gmail.com oppure contattando direttamente lareferente per la cena, Deborah Simone, https://www.facebook.com/deborah.indignataspeciale
Eppoi ancora un team internazionale di 25 taxi dancer e uno staff di volontari rafforzato e pronto ad accogliere tutti. Un bootcamp con Mandela, i cui partecipanti si esibiranno sul palco, e una sessione di formazione per gli aspiranti istruttori che seguono il percorso di formazione con Kizomba Romana”.
Workshop e tanto divertimento. Quale è stata la formula vincente delle precedenti edizioni?
“A detta del pubblico, un’atmosfera unica, familiare, genuina. L’accoglienza, il buon umore, un grande team di artisti che, messi insieme, formano un mix esplosivo. Quest’anno, poi, saremo ancora meglio organizzati”.
Un cartellone con tanti artisti internazionali, quali i più attesi?
“Fabricio do Zangado & Josy, Morenasso & Adi, Mestre Petchu, Mandela, Paulo Cruz e Lanna, Dino da Cruz & Eliza Sala con il team Nossa Kizomba, Manuel dos Santos& Flavie, Sonja Kikizomba, Sophie Fox, Dasmara e Iolanda, senza dimenticare i nostri David Pacavira & Bárbara … Sono tanti, ne mancano in questo elenco. Il pubblico è affezionato a molti di loro….”.
Festa do Semba, dunque, tradizione in primo piano. Quale messaggio possiamo dare ai tanti italiani che in questi anni si sono appassionati alla Kizomba e in particolare a quelli che preferiscono restare fedeli al semba e kizomba da banda piuttosto che quelli che si sono orientati più sulla fusion e lo stile urban?
“Ovunque si voglia andare è importante studiare e conoscere le basi, sia dal punto di vista musicale che di ballo. Con un buon punto di partenza si può scegliere dove andare, capendo anche però dove si va…
Il tempo ci sta dando ragione. Tanti, maestri e ballerini, che erano partiti dalla Fusion o dall’Urban, stanno sentendo il bisogno di tornare alla base, alla kizomba e al semba. Per uscirne ancora più completi e preparati.
Stiamo anche osservando che chi organizzava grandi festival in Italia, improntati più sulla fusion/commerciale, adesso ha scoperto che il semba merita … Cosa che noi di Kizomba Romana diciamo da quando siamo nati”.
Qualche raccomandazione o consiglio per chi segue i corsi e per gli insegnanti che partecipereranno a questo evento
“Si è moltiplicato a dismisura il numero di festival, in Italia e in Europa. É importante saper scegliere con criterio dove andare e cosa fare. Saper riconoscere la qualità e il valore degli organizzatori, ma soprattutto degli artisti. E quelli del Roma Kizomba Festival sono, per la stragrande maggioranza, artisti e professionisti nel vero senso della parola. Uscire dalla zona di confort e buttare il naso su dimensioni più ampie, internazionali, non accontentarsi solo della propria scuola!
Saper valutare bene chi fa cosa e domandarsi: Cosa spinge un organizzatore a voler realizzare un festival di kizomba (progetto costoso, rischioso, faticoso, in cui è quasi impossibile ottenere appoggi istituzionali)?…La passione? La voglia di divulgare e diffondere valori, esperienze, culture? O la speranza di ricavi commerciali senza curarsi della qualità?”.
INFO BIGLIETTI: http://www.lakizomba.it/roma-kizomba-festival-festa-do-semba-2017-4890.html
A cura di Marina Denegri