ROMA – Si terrà al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado, a Roma, la mostra “Benedetto Tozzi (1910-1968): dalla pittura tonale alla visione espressionista”. L’esposizione, visitabile dal 3 luglio al 14 agosto, è a cura di Manuel Carrera e intende omaggiare e riscoprire la figura di Benedetto Tozzi (Subiaco 1910–1968), alla luce di un rinnovato interesse verso la pittura tra le due guerre e, in particolare, quella relativa alla cosiddetta “Scuola romana”. La mostra al Museo di Anticoli Corrado propone una selezione di opere che documenta l’evoluzione artistica di Benedetto Tozzi, dal tonalismo venato di malinconia dei primi anni Trenta all’espressionismo drammatico instillato dalle esperienze belliche vissute sulla propria pelle, anche attraverso un confronto con alcuni dei protagonisti della pittura del suo tempo.
I moti dell’anima artistica di Benedetto Tozzi svelano un forte legame con la propria terra, dalla quale colse gli aspetti più intimi legati alla liricità del paesaggio impervio solcato dal fiume Aniene e la sua Valle: una connessione profonda con Subiaco e le sue memorie storiche, fonti d’ispirazione ma anche di acuta sofferenza di fronte alle lacerazioni che la guerra inflisse alla sua città.
Lungo la Valle dell’Aniene, una costellazione di piccoli centri diede ospitalità ai tanti artisti italiani e stranieri che dall’Ottocento in poi si dispersero nelle piccole comunità vallive: Cervara, Saracinesco, Cineto, ma soprattutto Anticoli Corrado. Proprio Anticoli Corrado rappresentò per Benedetto Tozzi il cenacolo artistico più congeniale alla sua personalità: un affollato atelier dove operavano personalità di primo piano, quali Fausto Pirandello, Attilio Selva, Pietro Gaudenzi, Emanuele Cavalli, Giuseppe Capogrossi e molti altri, in grado di offrire occasioni di confronto e dibattito sui temi della ricerca espressiva, nonché sul difficile clima politico di quegli anni. Vi erano poi gli amici anticolani: Sergio Selva, Enrico Gaudenzi, i fratelli Toppi (Mario, Carlo e Margherita), con i quali Tozzi instaurò una frequentazione fraterna che durò tutta la vita. Ancora oggi perdura il ricordo dei tanti momenti nei quali la creatività artistica si confondeva con gli aspetti più bohemien della vita quotidiana in questo singolare cenacolo, nel quale feste e baccanali avevano il sapore di un preludio liberatorio ai tragici eventi della seconda guerra mondiale. Alcune opere di questi pittori saranno esposte in mostra per offrire una panoramica del dialogo che intercorreva tra loro e l’artista sublacense.
Il catalogo della mostra sarà corredato di ricerche inedite e approfondite, frutto della collaborazione che in questa occasione il Museo inaugura con la Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università “Sapienza” di Roma.