Musica

“Roma” è il nuovo singolo di H.E.R.: il significato della canzone

“Roma è da sempre teatro di bellezza e grandi conflitti, ma ora il più grande nemico da combattere è l’indifferenza. In ogni città esistono il Centro, la Periferia e poi la “Periferia della Periferia”, dove regnano il degrado e l’assenza delle istituzioni e dove la rassegnazione diventa protagonista”

La nota cantautrice-musicista pugliese H.E.R., tra le vincitrici di Musicultura 2020 (Rai) e Premio Amnesty International Italia Sezione Emergenti al festival Voci per la Libertà, torna con il nuovo singolo electro-pop “Roma”, prodotto da Gianni Testa e già disponibile nei digital store (Joseba Publishing). Arrangiato da Francesco Seria e Giovanni La Tosa, il brano sperimenta sorprendenti sonorità industrial contaminate da puro rock, grazie alla preziosa collaborazione del chitarrista/producer partenopeo Sasà Flauto.

Il videoclip, con regia di Valerio Matteu, ammicca a suggestioni filmiche quasi pasoliniane dove H.E.R. interpreta “Roma” nel ruolo di una prostituta di periferia perseguitata e sedotta dal potere.

H.E.R. ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Roma” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?

Il mio nuovo lavoro ROMA è un singolo che, spero al più presto , verrà incluso nel mio album.

Cosa vuoi trasmettere con questo brano?

Roma è un grido di denuncia sul degrado della Città ! Esiste un vero pericolo più grande di tutti e si chiama INDIFFERENZA ho immaginato 2 fazioni: una che vuole adattarsi senza far nulla e l’altra che è ancora capace di indignarsi per salvare questa città inerme

C’è anche un videoclip, come si caratterizza?

Nel videoclip mi sono rappresentata come una prostituta con una caratterizzazione molto specifica e cinematografica ispirandomi un po ‘ a Fellini ma soprattutto a Pasolini (i due maestri citati nel testo). Nello script sono perseguitata, messa sotto accusa e uccisa in modo spicciolo con una sentenza di strada sommaria e violenta: è un po’ quello che succede nelle periferie dove la giustizia la gestisce la gente perché lo STATO è praticamente assente. Nell’ assolo di Violino e nel finale mi sono ispirata a quelle figure pagane pre- cristiane tipiche della ROMA ANTICA il finale è un fuori campo tra la natura….una restituzione di bellezza a tutto questo grido di dolore.

Come nasce il tuo progetto musicale?

Il mio progetto musicale nasce da una fondamentale esigenza: comunicare ed essere sempre occasione di riflessione e di rottura, tutto questo sempre con la musica che rimane certamente un mezzo immediato, credo di essere un’artista espressionista (anche se avanguardie storiche son passate da ormai un secolo).

Condividi
Pubblicato da
Francesco Rapino

L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network - Notizie del giorno - Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube