e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel dettaglio è stata disvelata l’esistenza di due differenti contesti criminali operanti in Roma, impegnati nello smercio di droghe sintetiche e metanfetamine, come lo Shaboo e la Yaba, nonché di cocaina e GHB, conosciuta come “droga dello stupro” per i suoi potenti effetti di disinnesco dei freni inibitori; stupefacenti che, come accertato nel corso delle indagini, venivano ceduti anche a taluni professionisti, operatori dello spettacolo, medici e sportivi.
Gli arrestati secondo quanto allo stato accertato si rifornivano da una grossista cinese, con base in Toscana. La sostanza stupefacente arrivava a Roma, tramite corrieri cinesi, sia a bordo di treni che a bordo di autovetture a noleggio, spesso giovani e ben vestiti, per non destare sospetti; i corrieri provvedevano alla consegna, anche a domicilio, utilizzando spesso monopattini elettrici, così da non destare sospetti ed evitare più agevolmente i controlli da parte delle forze dell’ordine.
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