In programma mercoledì 19 agosto dalle ore 21 con diretta su Tv2000, InBlu Radio e Facebook. La celebrazione sarà presieduta da mons. Santo Marcianò
ROMA – ‘Prega con noi’ Tv2000 e InBlu Radio invitano i fedeli, le famiglie e le comunità religiose a ritrovarsi, mercoledì 19 agosto, alle 21, per recitare insieme il Rosario che verrà trasmesso da Tv2000 (canale 28 e 157 Sky), InBlu Radio, e su Facebook. La preghiera sarà trasmessa dalla Chiesa dell’ Ordinariato militare per l’Italia ‘Santa Caterina a Magnanapoli’ in Roma e sarà presieduta da mons. Santo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia.
LA CHIESA ORDINARIATO MILITARE
La Chiesa Ordinariato Militare ha la grazia di celebrare il suo primo Sinodo in questi anni che immediatamente precedono il terzo millennio dell’era cristiana. E’ un’occasione privilegiata per rileggere, alla luce della Parola di Dio e della propria esperienza, il piano che il Signore ha su di essa e per approfondire la propria identità di popolo di Dio radunato tra i militari, nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insieme al proprio Pastore (1).
All’inizio della nostra storia si colloca l’opera di molti sacerdoti che si dedicarono all’assistenza spirituale dei militari già prima della Grande Guerra del 1915-1918, per cui volontariamente si affiancarono a quei cristiani militari che combatterono per l’Unità d’Italia. Vogliamo qui ricordare questi sacerdoti che, in guerra e in pace, sono stati sempre pastori di tutti i loro militari, testimoniando con la loro vita e con il loro servizio l’amore a Cristo. Uniti al suo sacrificio con l’adempimento fedele della loro missione, talvolta eroica fino all’effusione del sangue, li veneriamo quali fondatori della Chiesa Ordinariato Militare e riconosciamo il loro operato quale contributo alla formazione della coscienza nazionale del popolo italiano.Al termine del conflitto apparve necessario continuare a rendere questo servizio ecclesiale a vantaggio dei militari, bisognosi di una concreta e specifica opera pastorale. Nel 1926 la Santa Sede e lo Stato Italiano assicurarono l’assistenza spirituale alle Forze Armate costituendo il Vicariato Castrense per l’Italia: sacerdoti cattolici in possesso di quei requisiti ritenuti necessari dalla Chiesa e dallo Stato, furono nominati cappellani militari ed assimilati al rango degli Ufficiali.Il papa Pio XI nominò quale suo delegato, un Ordinario Militare per l’Italia insignito della dignità di Arcivescovo. Si organizzò così, in uno spirito di “servizio di Chiesa”, l’assistenza spirituale alle Forze Armate sia in tempo di guerra che in tempo di pace (2).
Con la Costituzione Apostolica Spirituali Militum Curae del 1986, il papa Giovanni Paolo II ha giuridicamente assimilato la realtà ecclesiale militare a quella delle diocesi, compiendo un significativo passaggio da un “servizio di Chiesa” ad una “Chiesa di servizio”.Questa nuova realtà della nostra Chiesa consiste nell’essere una peculiare circoscrizione ecclesiastica (3) comprendente ogni realtà militare: luoghi, persone, familiari conviventi. Perciò, anche a motivo dei membri che lo compongono, l’Ordinariato Militare si può definire: Chiesa particolare, territoriale, personale.
Chiesa Ordinariato Militare: Popolo di Dio e Corpo Mistico di Cristo
- La denominazione “Chiesa Ordinariato Militare” esprime la sua natura teologica:
- Chiesa particolare, nella quale è realmente presente la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica;
- Ordinariato, la sua struttura organizzativa;
- Militare, la sua specificità.
La Chiesa Ordinariato Militare ha coscienza di realizzare la propria vocazione vivendo nella comunione e compiendo integralmente la missione a lei affidata da Cristo.Particolare privilegio e segno d’attenzione della Chiesa universale verso i militari è il fatto che ciò che costituisce un battezzato membro della Chiesa Ordinariato Militare non è tanto l’abitare in un determinato territorio, quanto l’essere chiamato ad un particolare servizio. La Chiesa Ordinariato Militare è articolata in Zone Pastorali e in comunità parrocchiali.
Queste ultime comprendono ogni realtà militare fornita di quelle strutture logistiche indispensabili per una vita ecclesiale e guidata da un cappellano militare con funzione di parroco. Questa Chiesa, per il particolare ministero che rende e che fortemente la caratterizza, può a maggior ragione essere denominata quale “Chiesa tutta ministeriale”, cioè tutta “diaconia” verso quei giovani che dalle varie Chiese e da ogni parte d’Italia giungono nelle caserme. Servizio primario che la Chiesa rende al mondo militare è quello di armonizzare il rapporto tra la fedeltà alla legge di Dio e la fedeltà alle giuste leggi degli uomini; tra il Vangelo della vita (5) e l’adempimento del proprio dovere a difesa della vita, correndo il rischio di uccidere o di essere uccisi; tra il perdono e la pena necessaria per ristabilire la giustizia lesa (6). Per questo difficile ministero e nella totale fedeltà al Vangelo, la nostra Chiesa si impegna ad essere sale, luce e lievito (7) [approfondimento tratto dal sito Ordinariatomilitare.it].
1 Cfr. Vaticano II, Lumen gentium, 4.
2 Cfr. S. Congregazione Concistoriale, Istruzione Sollemne semper del 23.04.1951; Legge 01/06/1961, n. 512.
3 Cfr. Giovanni Paolo II, Spirituali Militum Curae, 1.
4 Cfr. G. Ghirlanda, De differentia praelaturam personalem inter et Ordinariatum Militarem seu Castrensem, “Periodica” 76 (1987), pp. 219-251.
5 Cfr. Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae.
6 La Bibbia afferma questo concetto fondamentale specialmente in rapporto alla redenzione operata da Cristo: Cfr.: Rm. 3,25; 1Gv. 2,2; 1Gv. 4,10.