SAN LUCA (RC) – ‘Prega con noi’ Tv2000 e InBlu2000 invitano i fedeli, le famiglie e le comunità religiose a ritrovarsi, mercoledì 14 luglio alle 20.50, per recitare insieme il Rosario trasmesso su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky), InBlu2000, e su Facebook. La preghiera sarà trasmessa dal Santuario della Madonna di Polsi a San Luca (Reggio Calabria), con mons. Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace.
1°
Il Sabato era passato. Per i discepoli era un sabato strano, triste senza Gesù. Eppure Lui non li ha lasciati soli, era lì, vicino, silenziosamente cercava di rincuorarli. Era vivo. Sono tanti i momenti tristi, immessi in tunnel dai quali non riusciamo più ad uscire. Il buio ci sovrasta: è il buio della corruzione, dell’indifferenza, dell’omertà, della criminalità, dell’IO che si fa DIO; il buio del non ascolto e del disprezzo dell’Altro. Come le donne al sepolcro siamo chiamati ad annunciare la bella notizia della Pasqua del Signore, l’uscita dal tunnel incontro alla Luce che è il Signore della vita. Non lasciamoci rubare la gioia del Vangelo!
2°
Quaranta giorni volarono via come il vento. Furono giorni di gioia e di speranza. Anche per noi, apostoli del nostro tempo, discepoli che condividono i dubbi e le certezze, la gioia che li univa e ci unisce sempre è Gesù risorto e vivo! Prima di salire al cielo, Gesù aveva infuso nel cuore di tutti la certezza della sua presenza fino alla fine dei tempi: “Resterò con voi!”. Il Signore è con noi, nei diversi momenti della vita, nella sofferenza, nell’angoscia che attanaglia la nostra umanità. Lui è pronto a guarire le nostre ferite con l’olio della consolazione e il vino della speranza. E’ salito al cielo, ma è sempre con noi. Con lo sguardo al cielo radicati in terra alle nostre responsabilità, gustiamo la bellezza del suo amore per noi!
3°
Erano assidui nella preghiera. Gesù aveva detto di attendere: una potenza dall’alto li avrebbe pervasi. Con gli Apostoli anche noi preghiamo e aspettiamo. La speranza e l’attesa non deludono mai. In tempo di pandemia, ogni ferita può diventare feritoia, che lascia passare la luce vera. Non aver timore di donare agli altri le tue paure, le sconfitte, i fallimenti. Ogni ferita può diventare una feritoia, che lascia passare la luce di Dio che viene tra noi. Comunichiamolo a chi manca di fede e speranza. Avvolti dallo Spirito Santo, diventiamo fuoco che purifica, luce che illumina e dissipa le tenebre, vento che soffia soave per far percepire la dolcezza e la misericordia del Padre! Lo Spirito, promesso da Gesù, è venuto per ricordare, animare e soprattutto trasformare in testimoni della sua Risurrezione poveri uomini, deboli e pusillanimi. Lo Spirito Santo continua ad operare, anche se il mondo non lo riconosce. Accogliamolo! E chiediamo l’intercessione di Maria che per prima l’ha accolto come umile serva del Signore.
4°
Ecco la Madre ricongiungersi al Figlio, la creatura che si ricongiunge al Creatore. Maria è assunta in cielo. Incomprensibile mistero, possibile e reale per la grazia del suo Creatore. Anche noi saremo con lei e nella beatitudine del Padre vedremo il suo volto di madre. Lei ci porta con sé accanto a Gesù nella pienezza del suo amore. Lasciamoci prendere per mano, fidiamoci di lei, nostra madre celeste!
5°
Maria nostra Madre. Tutto può presso il trono della grazia. E’ la Regina che si fa serva e ci mostra che regnare è servire! Il Suo è il servizio dell’amore. L’amore la rende Madre dell’Amore. E’ Lei che ha dato vita all’Amore. Beata in Dio e beata da Dio! Con il Figlio non fa che pensare a noi, pregare per noi. C’invita a fare quello il Figlio ci dice. C’invita a camminare incontro a Lui. Senza paure e rassegnazione. Cresca la nostra fiducia in Maria. Qui a Polsi in questo santuario è la madre del Divin Pastore, e di ogni pastore. E’ la madre di tutti, specie di quanti, rinunciando agli idoli del denaro, della vanità, dell’orgoglio e di ogni forma di violenza, invocano il suo amore.
Il Santuario di Polsi (S. Luca – RC), il più importante della Calabria, sorge in una valle incassata tra i contrafforti dell’Aspromonte, incorniciato da un paesaggio particolarmente aspro e pittoresco. Un racconto popolare vuole che nei pressi del Santuario ci fosse l’antro della Sibilla che, sconfitta, dovette cedere il passo alla Vergine. Un’antica tradizione parla della visione avuta da un pastore che si era recato in quei luoghi alla ricerca di un giovenco smarrito: l’ha ritrovato mentre inginocchiato adorava la Croce; un’altra ancora ne fa risalire l’origine al conte Ruggero di Altavilla (sec. XI). Storicamente certa è la presenza dei Basiliani a Polsi, nel cui cenobio si venerava un’immagine di Maria. Verso la fine del 1400 il monachesimo basiliano si estinse in Calabria e il Santuario di Polsi andò incontro a secoli di decadenza. Risorse con Mons. Del Tufo, Vescovo di Gerace dal 1730 al 1748. Da allora è stato un continuo crescendo, sia per le costruzioni, sia per la presenza dei pellegrinaggi (dette “carovane”). L’immagine che si venera a Polsi – una imponente Statua in pietra siracusana, che raffigura la Madonna seduta con il Bambino sulle ginocchia – fu recata sul posto, proveniente dalla Sicilia, nel 1560. La prima incoronazione della Madonna di Polsi avvenne nel 1881; se ne ripeté il rito nel 1931, nel 1981 e il 2 settembre del 2006 alla presenza di una moltitudine devota e festante.
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